Nel corso del seminario della Asl è
emerso che gran parte degli episodi di maltrattamenti restano tra le mura
domestiche Abusi sui bimbi: il nemico è
l’omertà Diminuiscono le denunce, ma non i
casi di violenza in famigliadi GIANPAOLO RUSSO
Abusi e maltrattamenti
su minori: il nemico numero uno da sconfiggere, in provincia di Frosinone, è
l'omertà. Sono sempre di meno, infatti, le denunce per abusi o maltrattamenti su
minori compiuti da familiari o conoscenti ma ciò non indica una diminuzione dei
reati ma la paura o, più spesso, la volontà di non denunciare tali episodi. E'
questo il problema maggiore evidenziato nel corso del seminario "Su abusi e
maltrattamenti" voluto dalla Asl di Frosinone. Un seminario a cui hanno
partecipato anche le famiglie ed esponenti della scuola impegnati in un'opera di
prevenzione efficace contro tali episodi. Ad introdurre i lavori il dottor
Giuseppe Nucera, neopsichiatra della Asl di Frosinone. «Nella famiglia di oggi -
ha dichiarato Nucera - c'è sempre meno spazio per i bambini costretti a crescere
più in fretta di quanto i naturali processi naturali impongono. Di fronte alle
difficoltà dei nostri figli, troppo spesso i genitori rifiutano o sottovalutano
le problematiche a loro avanzate, salvo accorgersene solo dopo l'esplicita
richiesta da parte di altre figure come ad esempio gli insegnanti che
sollecitano un intervento dei genitori stessi». E così capita sempre più di
frequente che il genitore non dà risposte che siano in sintonia con le reali
esigenze del figlio. «E' proprio così - continua il neopschiatra - che nascono i
primi disagi e malesseri dei ragazzi con psicosi, depressioni e disturbi della
personalità». Tali problemi nascono in famiglie cosiddette normali. Laddove
siano presenti situazioni familiari particolari con occupazioni precarie da
parte dei genitori, bassi redditi, inadeguatezza delle condizioni abitative,
disgregazioni familiari, ecco che stati di disagio si trasformino in veri e
propri maltrattamenti. «Nella maggior parte dei casi di abuso su minori - è
stato spiegato nel seminario - si tratta di casi di genitori che a loro volta
avevano subito maltrattamenti, abusi sessuali o gravi incurie». Ecco i casi
registrati in provincia da parte della Polizia nel 2001: arresti per violenza
sessuale, sfruttamento della prostituzione e riduzione di schiavitù che hanno
visto coinvolti minori sono stati 4 mentre le denunce sono state 11; casi di
maltrattamento in famiglia 14 con una persona arrestata. In forte aumento le
denunce e le segnalazioni concernenti siti pedo-pornografici: «In quest'ultimo
anno - ha dichiarato l'ispettore della squadra mobile Aurelio Spaziani - abbiamo
ricevuto circa 600 segnalazioni di cittadini che, navigando in internet sono
incappati in siti pedo pornografici. Tali siti, secondo uno studio eseguito
dalla Polizia sono realizzati prevalentemente in Russia, Asia Orientale e Sud
America». Questi invece i dati emessi dalla Asl per l'anno 2000: 6 casi di abusi
sessuali, 6 di maltrattamenti e 40 di incuria (distretto A) 4,7, 89 (distretto
B), 2,5, 51 (distretto C), 5,8, 29 nel distretto D.
|