Della Posta: «Un anno fa scoppiò il caso
dei barellieri (mai assunti). Ora quello dei centralinisti» «Stop alle assunzioni elettorali» L’assessore provinciale al Lavoro denuncia le ambiguità dell’Asldi ALESSIO PORCU
Sbuffa, strilla al
telefono, si agita in continuazione sulla poltrona e gesticola da dietro alla
scrivania: l'assessore provinciale alle Politiche del Lavoro Oreste Della Posta
ha un diavolo per capello. Non riesce a digerire il caos esploso mercoledì
mattina nel Centro per l'Impiego di Frosinone, durante le selezioni per
assegnare dodici posti all'Asl. Mette le mani avanti: «Il blocco di tutta la
procedura era l'unica cosa che potevamo fare, infatti nei moduli si chiedeva ai
disoccupati di indicare il reddito percepito nel 2001. Ma come era possibile
indicarlo, dal momento che le dichiarazioni dei redditi vengono compilate
proprio in questo periodo?». Poi l'affondo: «Mi dispiace per i disoccupati ma se
avessimo accettato lo stesso le domande facendo finta di niente, li avremmo solo
presi in giro perché sapevamo già che era tutto nullo. Ed ho come l'impressione
che qualcuno si diverta a prendere in giro i nostri disoccupati ogni volta che
c'è aria di elezioni». La bomba è innescata. L'assessore vorrebbe evitare
la polemica. Alla fine sbotta. «Chi prende in giro i disoccupati? Voglio evitare
querele e risponderò che è tutta colpa della sfortuna. Però non posso fare a
meno di notare che l'anno scorso quando ci furono le elezioni alla Camera e al
Senato, la Asl annunciò l'assunzione a tempo pieno di sessanta barellieri. Il
Centro per l'Impiego fece gli straordinari per riuscire a compilare in tempo le
graduatorie, lavorammo la notte. E poi? E' trascorso un anno da quando abbiamo
consegnato gli elenchi alla Asl. Ma non ho visto nessuna di quelle sessanta
assunzioni». Cosa c'entra con i posti da centralinista di mercoledì scorso? «Ora
ci sono le elezioni comunali a Frosinone e Alatri. E guarda caso saltano fuori
dei posti di lavoro a tempo pieno. Ma guarda un po': all'improvviso si inceppa
tutto e bisogna rinviare a dopo le elezioni. Troppe ambiguità. Che devono essere
chiarite: altrimenti c'è il rischio di vedersi accusati d'avere organizzato
assunzioni elettorali, alle quali bisogna dire no con forza». Ogni volta
si tratta di posti banditi dalla Asl. «Voglio essere ancora più chiaro: non ho
elementi per accusare la Asl di alcunché e quindi ritengo che il suo
comportamento sia del tutto legale. Ma un rimprovero bonario glielo devo fare:
con le storie dei portantini e ora dei centralinisti rischia di ritrovarsi in
una posizione di ambiguità che è quantomeno sospetta».
|