La Cisl: «Cresce il lavoro nero, il 30
per cento degli occupati non è in regola» La Cisl invoca un tavolo permanente di concertazione tra comuni, prefettura,
Asl, sindacati e imprenditori per combattere efficacemente la piaga del lavoro
sommerso. «La situazione nella nostra provincia è davvero drammatica - denuncia
il segretario provinciale Domenico Di Palma - È ancora in corso uno studio
promosso dalla commissione provinciale per l’emersione del lavoro nero che opera
presso la camera di commercio di Frosinone, ma alcuni consolidati indicatori ci
fanno ritenere che oltre il 30 per cento degli occupati in provincia lavorano in
nero o in modo irregolare, in particolare nei settori dell’edilizia, delle
confezioni, della ristorazione e del commercio». Un fenomeno che, secondo la
Cisl, ha paralizzato l’economia ciociara: «La concorrenza tra le aziende è stata
distorta, a danno delle imprese che operano nella legalità e nel rispetto dei
contratti di lavoro, azzerando i diritti fondamentali dei lavoratori costretti
per necessità ad accettare condizioni che mettono a repentaglio la loro stessa
vita, senza la copertura di alcun indennizzo», conclude Di Palma.
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