Cronaca di Frosinone

Sabato 1 Giugno 2002
L’odissea di un medico indagato per una morte avvenuta quando non lavorava

«Come possono essere indagato per un fatto avvenuto in un ospedale dove non lavoravo?». Inizia così lo sfogo di un cardiologo dell’Umberto I di Frosinone, che si trova ad affrontare un’odissea giudiziaria. Sembra paradossale, ma Vincenzo Paniccia, 49 anni di San Giovanni Incarico, è coinvolto, suo malgrado, nell’inchiesta della procura di Frosinone per la morte di un pensionato di Monte San Giovanni, Antonio Fabrizi. Morte avvenuta nel dicembre del 1998. Per questo fatto risultano indagati nove sanitari del reparto di cardiologia. E fra questi anche Paniccia, che spiega: «Ho preso servizio presso l’ospedale di Frosinone, dove mi sono trasferito da Anagni, solo il primo aprile del 1999 e quindi ben cinque mesi dopo i fatti oggetto di indagine da parte della magistratura. Evidentemente sono stati presi i registri delle presenze negli uffici dell’Asl, senza verificare che in quel periodo non ero ancora in servizio nel capoluogo. Eppure il mio avvocato ha provato a spiegarlo al giudice, ma non è servito. Infatti le indagini proseguono e il mio nome continua a restare impropriamente nell’elenco degli indagati».