Guerra sindacati-Asl «Senza assunzioni, sanità allo sbando»di RAFFAELE CALCABRINA
«L’Asl di Frosinone
rischia il collasso». Vanno all’attacco in forze Cgil, Cisl e Uil contro Carmine
Cavallotti, direttore generale dell’azienda sanitaria. «Non è possibile che da
sei mesi si vada avanti con quella che è ormai la barzelletta della pianta
organica - dice Davide Della Rosa segretario generale della Cgil funzione
pubblica di Frosinone - In ballo ci sono mille posti, quelli che man mano
verranno meno con lo scadere dei contratti a termine. Il problema è tutto nei
ritardi della Regione ad approvare la pianta organica. E senza pianta organica
l’azienda non può assumere». La questione verte tutta sui nuovi contratti. «Tra
l’altro i costi sono gli stessi: o si assume la gente con contratto a termine o
a tempo indeterminato la spesa resta uguale, per cui il problema è solo
organizzativo. Il rischio è che, con l’avvicinarsi dell’estate, periodo nel
quale i ricoveri generalmente aumentano, la situazione negli ospedali
provinciali diventi ingovernabile». Ma i sindacati protestano anche per i
mancati pagamenti delle indennità di coloro che sono inquadrati nelle funzioni
di coordinamento e per il saldo dell’indennità di produttività del 2001. «Eppure
- è l’amaro sfogo di Della Rosa - l’azienda spende miliardi per contratti di
consulenza ad esterni, che finora non hanno prodotto nessun risultato concreto».
Per questo Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato lo stato di agitazione per il 17
giugno con una manifestazione alle 11 nel piazzale dell’Asl di Frosinone.
Emblematico il caso del reparto di geriatria dell’ospedale di Cassino. «La
situazione è esplosiva - continua Della Rosa - da diversi giorni c’è un solo
infermiere per turno che deve assistere 28 anziani. Dato che ad Aquino c’è un
day hospital con quattro infermieri chiediamo che una parte di questi sia
dirottata a Cassino. In assenza di scelte chiare e tempestive valuteremo di dar
vita anche ad iniziative estreme, quali lo stato di agitazione e in ultima
analisi lo sciopero».
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