ALATRI E ANAGNI Pronto soccorso e 118: posti a rischio, infermieri in
rivoltadi MASSIMO CECI
«Ad Alatri ci sono 40
posti a rischio nel settore della sanità. Quaranta lavoratori precari
dell'ospedale potrebbero andar via entro agosto, perché il governo ha bloccato
ogni tipo di assunzione. Ad Anagni sono ancora di più: una sessantina». Giulio
Rossi, segretario delle Rsu di Frosinone, lancia l'allarme: la sanità è al
collasso, alcuni reparti potrebbero chiudere per mancanza di personale.
Intanto i lavoratori a tempo determinato del 118 di Alatri si ribellano. «La
Regione blocca le assunzioni perché non ha soldi, e poi distacca due autisti da
Sora ad Alatri spendendo un milione e mezzo di lire in più a persona per la
trasferta. Ad Alatri manca il personale, mentre in altre parti è in esubero:
perché non trasferirlo da noi? I revisori dei conti dell'azienda sono a
conoscenza di questo? Stiamo raccogliendo le firme per far valere il nostro
diritto al lavoro". E infatti, tra 118 e Pronto soccorso del "San Benedetto"
di Alatri, sono sei i lavoratori a rischio di mancata riconferma: due infermieri
nel 118 e quattro nel Pronto soccorso. «Senza noi sei - accusano gli interessati
- i servizi di emergenza sanitaria verranno paralizzati". «Io sono nove anni
che lavoro ininterrottamente come infermiera del 118 tra Alatri, Arpino e
Frosinone - sbotta una di loro - e ora rischio di tornarmene a casa. La mia
collega lavora qui dal 1999 e rischia di fare la stessa fine».
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