SANITÀ
di SILVANO CIOCIA
UNA
notizia dell’ultima ora. La Regione Lazio ha avviato le verifiche sulla
gestione delle Aziende Sanitarie del Lazio e ovviamente anche del
direttore generale dell’ Ausl di Frosinone dr. Carmine Cavallotti. Una
verifica a tutto campo, destinata ad andare avanti per almeno un mese, che
serve per giudicare se i manager a più di un anno dal loro insediamento
nelle strutture sanitarie hanno saputo ben amministrare le aziende a loro
affidate sia sotto l’aspetto della gestione economico - patrimoniale che
su quella sanitaria. Proprio l’altro ieri il manager dell’ Ausl di
Frosinone Carmine Cavallotti su queste colonne del gionale aveva
dichiarato di «essere tranquillo sulla verifica in quanto fino ad oggi ha
operato nel pieno rispetto di quanto stabilito dal contratto stipulato
alla data della sua assunzione, anzi oggi rincara la dose allorquando
afferma «di aver dato impulso ad una azienda che al suo arrivo stava in
uno stato comatoso.» Com’ è noto per la procedura di verifica
sull’operato dei manager, il compito di rilievo spetta per legge alla
Conferenza provinciale dei 91 sindaci ed al Comitato di rappresentanza
entrambi presieduti dal sindaco. E proprio in questa ottica si stanno
scatenando ormai le forze sindacali, politiche, e delle varie associazioni
interessate alla sanità acchè questa procedura possa essere la più
cristallina, la più trasparente senza che -scrive in una nota tra gli
altri Domenico Spaziani Testa -vi siano visioni di parte o atti
monocratici oltrechè non permessi dalla legge -i quali sarebbero
inopportuni eccessivi e ripeterebbero la impropria procedura di parte già
seguita ( cita il sindaco Marzi) in occasione della nomina di un
componente del Collegio dei revisori. Una verifica attesa soprattutto
dagli «avversari» del manager Cavallotti i quali a chiare note anche pochi
giorni fa sono intervenuti sulla riconferma del manager che a loro parere
«non deve essere riconfermato per «l’approssimazione e incapacità di
governare l’ente di Via A. Fabi.». Per questo è stato anche interessato il
Presidente della Regione Lazio, Francesco Storace al quale è stato chiesto
esplicitamente di « vigilare affinchè attraverso il competente assessorato
non siano permesse frettolose forzature e scorciatoie di parte e venga
tutto rinviato a subito dopo il ballottaggio seguendo la prevista
procedura.»
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