Cronaca di Frosinone

Lunedì 24 giugno 2002
Intanto è stata disposta l’immediata interruzione delle prenotazioni per la fisioterapia

di SILVANO CIOCIA

STA provocando effetti dirompenti sui servizi sanitari dell’Ausl di Frosinone, specialmente quelli ospedalieri, la decisione della Regione Lazio di bloccare le assunzioni sia quelle a tempo determinato che indeterminato. Se non è paralisi, infatti, ci manca davvero poco.
È proprio di queste ultime ore una nota a firma del responsabile del Dipartimento per la riabilitazione e disabilità dott. A. Bucchiarone, con la quale è stata disposta l’interruzione immediata delle prenotazioni di fisioterapia.
Il provvedimento è stato assunto «considerando l’imminente termine degli incarichi per il personale attualmente impiegato a tempo determinato». Con un analogo provvedimento il direttore sanitario del presidio ospedaliero di Frosinone dott. Saverio Celletti ha disposto la revoca del mantenimento in servizio in regime di proroga, di quattro ausiliari precari che provocherà inevitabili diservizi ai reparti dove lo stesso personale era impiegato (Medicina, Oculistica, Sala Operatoria e Pronto Soccorso). Ed ora potrebbe saltare il rinnovo di almeno cento infermieri e successivamente altri 500 contratti. Risulterebbe inoltre che, a seguito dell’ irrazionale blocco imposto dalla Regione, siano stati sospesi i conferimenti degli incarichi al personale infermieristico mentre si avvicina la scadenza dei contratti di centinaia di lavoratori. Nonostante la gravità della situazione, da parte di qualche sigla sindacale - afferma il Segretario della Rsu Giulio Rossi - si insiste nel giustificare la necessità di questo provvedimento come effetto del malgoverno delle precedenti amministrazioni».
Intanto dovrebbe arrivare in questi giorni una circolare esplicativa preannunciata dall’assessore regionale alla sanità Vincenzo Saraceni che dovrebbe ridimensionarne gli effetti che consentirà deroghe all’assunzione di infermieri ed anestesisti a condizione però, che i manager dimostrino con un piano riorganizzativo che le strutture sanitarie hanno realmente bisogno di questo nuovo personale. I direttori generali d ella Ausl romane in mancanza di questa direttiva hanno reagito in modo diverso alle disposizioni regionali in parte applicando immediatamente il blocco ed in parte portando a termine le procedure concorsuali e le assunzioni già previste. Nel corso della riunione tenutasi l’altro ieri e convocata dal manager Cavallotti, considerata la particolare situazione dell’Azienda sanitaria locale di Frosinone, la delegazione sindacale ha ufficialmente richiesto al Direttore Generale di superare la lentezza burocratica che ha contraddistinto l’apparato aziendale negli oltre 18 mesi della sua amministrazione con «l’adozione di atti straordinaria responsabilità che garantiscano comunque gli attuali livelli occupazionali e la qualità e quantità dei servizi resi all’utenza». Un collasso della sanità contro il quale bisogna subito provvedere con adeguate cure.