Intanto è stata disposta l’immediata
interruzione delle prenotazioni per la fisioterapia
di SILVANO CIOCIA
STA
provocando effetti dirompenti sui servizi sanitari dell’Ausl di Frosinone,
specialmente quelli ospedalieri, la decisione della Regione Lazio di
bloccare le assunzioni sia quelle a tempo determinato che indeterminato.
Se non è paralisi, infatti, ci manca davvero poco. È proprio di queste
ultime ore una nota a firma del responsabile del Dipartimento per la
riabilitazione e disabilità dott. A. Bucchiarone, con la quale è stata
disposta l’interruzione immediata delle prenotazioni di fisioterapia.
Il provvedimento è stato assunto «considerando l’imminente termine
degli incarichi per il personale attualmente impiegato a tempo
determinato». Con un analogo provvedimento il direttore sanitario del
presidio ospedaliero di Frosinone dott. Saverio Celletti ha disposto la
revoca del mantenimento in servizio in regime di proroga, di quattro
ausiliari precari che provocherà inevitabili diservizi ai reparti dove lo
stesso personale era impiegato (Medicina, Oculistica, Sala Operatoria e
Pronto Soccorso). Ed ora potrebbe saltare il rinnovo di almeno cento
infermieri e successivamente altri 500 contratti. Risulterebbe inoltre
che, a seguito dell’ irrazionale blocco imposto dalla Regione, siano stati
sospesi i conferimenti degli incarichi al personale infermieristico mentre
si avvicina la scadenza dei contratti di centinaia di lavoratori.
Nonostante la gravità della situazione, da parte di qualche sigla
sindacale - afferma il Segretario della Rsu Giulio Rossi - si insiste nel
giustificare la necessità di questo provvedimento come effetto del
malgoverno delle precedenti amministrazioni». Intanto dovrebbe
arrivare in questi giorni una circolare esplicativa preannunciata
dall’assessore regionale alla sanità Vincenzo Saraceni che dovrebbe
ridimensionarne gli effetti che consentirà deroghe all’assunzione di
infermieri ed anestesisti a condizione però, che i manager dimostrino con
un piano riorganizzativo che le strutture sanitarie hanno realmente
bisogno di questo nuovo personale. I direttori generali d ella Ausl romane
in mancanza di questa direttiva hanno reagito in modo diverso alle
disposizioni regionali in parte applicando immediatamente il blocco ed in
parte portando a termine le procedure concorsuali e le assunzioni già
previste. Nel corso della riunione tenutasi l’altro ieri e convocata dal
manager Cavallotti, considerata la particolare situazione dell’Azienda
sanitaria locale di Frosinone, la delegazione sindacale ha ufficialmente
richiesto al Direttore Generale di superare la lentezza burocratica che ha
contraddistinto l’apparato aziendale negli oltre 18 mesi della sua
amministrazione con «l’adozione di atti straordinaria responsabilità che
garantiscano comunque gli attuali livelli occupazionali e la qualità e
quantità dei servizi resi all’utenza». Un collasso della sanità contro il
quale bisogna subito provvedere con adeguate cure.
|