Cronaca di Frosinone

Martedì 2 Luglio 2002
I sindacati: blocco temporaneo che rischia di diventare definitivo. Il sindaco Ciotoli: mi batterò contro il provvedimento
Il Sert chiude, rivolta a Ceccano
Lo stop al servizio per il recupero dei tossicodipendenti deciso dalla Asl

di CLEMENTE RINALDI

Ceccano in rivolta contro la chiusura del Sert decretata dalla Asl. Il servizio garantisce assistenze ai tossicodipendenti, spesso è l’unica ancora di salvezza per uscire dal vortice (spesso letale) dell’eroina e di altri stupefacenti.
Per tutti gli anni Novanta Ceccano è finita puntualmente sui giornali a causa di fatti di droga.
I morti per overdose hanno raggiunto picchi altissimi: in media uno ogni dodici mesi. Da un paio d’anni non si registrano decessi ma l’emergenza rimane. Non si contano, infatti, le operazioni anti-stupefacenti delle forze dell’ordine in cui rimangono coinvolti giovani ceccanesi. In una situazione così difficile la cosa più logica da fare è l’innalzamento delle attività di prevenzione. Invece, paradossalmente, l’Azienda sanitaria provinciale ha ora disposto il blocco estivo del Servizio recupero tossicodipendenti (Sert). Una decisione che è al centro di forti polemiche. «E’ con vero stupore — afferma il segretario della Uil Federazione poteri locali Alberto Matassa — che apprendo, dalla nota del direttore del Dipartimento "Disagio, Devianze, Dipendenze" dottor Ferrauti, della chiusura temporanea del Sert dal 15 luglio per grave carenza di personale del Dipartimento stesso. Nel soffermarmi sulla parola "temporanea", che in Italia significa spesso "definitiva", non si capisce da cosa sia derivata la carenza di personale del "3 D", essendo tale Dipartimento uno dei pochi settori della Asl dotato di una pianta organica regolarmente autorizzata dalla Regione Lazio».
Matassa esprime tutto il suo malcontento in una lettera al direttore generale dell’Azienda sanitaria Carmine Cavallotti: «Se la carenza di personale è stata determinata, come sembra, dal trasferimento di alcuni dipendenti, il problema doveva essere risolto con assunzioni temporanee, in attesa di assunzioni definitive. Comunque, la mia organizzazione sindacale, nel ricordare l’estrema utilità che il mantenimento del Sert riveste per Ceccano e i comuni del circondario, chiede l’immediato annullamento della disposizione di chiusura. Così come stanno le cose, è impensabile un abbassamento della già poca assistenza fornita sul territorio».
Si schiera per la tutela del servizio minacciato di "tagli" il sindaco Antonio Ciotoli. Per il primo cittadino, in ogni caso, un decisivo salto qualitativo la sanità locale può farlo solo con lo sfruttamento totale dell’ex psichiatrico "Santa Maria della Pietà", ancora sottoutilizzato da parte della Asl: «Ceccano necessita di una struttura operativa al 100% e in grado di soddisfare i bisogni della gente. Il Sert si inquadra in questa ottica e farò di tutto per garantirne la salvaguardia».