Non spostare tutto il servizio di riabilitazione dei minori da una città all'altra: ma decentrarlo, frazionarlo in più sedi ricavate in diverse città, in modo da renderlo più vicino ed accessibile ai singoli cittadini. Questa la proposta che tra meno di una settimana il sindaco di Sora Ganino farà in una riunione dei responsabili dell'Aipes, l'associazione intercomunale responsabile, per la zona, dell'assistenza sociale, relativamente al problema delle condizioni del centro cittadino dell'Utr (l'Unità territoriale di riabilitazione per minori, appunto).
Un tentativo, quello del sindaco, per spegnere una polemica iniziata qualche giorno fa, con la richiesta avanzata dal consigliere regionale di Rifondazione Comunista Romolo Rea di spostare il centro, attualmente situato nel vecchio ospedale cittadino, e posizionarlo in alcuni locali ricavati nella città di Isola del Liri. Rea aveva parlato, motivando questa proposta, di locali, quelli attuali, inadeguati, e di un servizio poco efficace per tutto il bacino di utenza della Valle del Liri. Una critica che poi era stata estesa anche ad altri centri della provincia, come quello di Ferentino. Sempre Rea, a tale proposito, aveva citato anche la richiesta del sindaco di Isola del Liri Vincenzo Quadrini in tal senso. Guadagnandosi una replica molto secca da parte del vicesindaco di Sora Agostino Di Pucchio. Che aveva giudicato "non utile" questo progetto.
Ieri sull'argomento è tornato lo stesso Ganino. Sottoscrivendo il parere del suo vice, ma in più aggiungendo che "la scelta di tenere un centro del genere tutto unito in una sola struttura, Sora o Isola del Liri, è sbagliata: bisognerebbe invece cercare di dividerlo in più parti, per renderlo più vicino ai cittadini. Ad Alvito, per esempio, sono stati già individuati dei locali che potrebbero servire in tal senso. Me ne occuperò entro la prossima settimana- ha concluso il primo cittadino-, presentando la mia proposta in una riunione dell'Aipes".

P.C