Ceccano/Cgil, Cisl e Uil: «Se portano via
i macchinari, addio possibilità di eseguire interventi
chirurgici» «Ospedale sempre più
penalizzato» Grido d’allarme dei sindacati: la
Asl sta smantellando la sala operatoriadi CLEMENTE RINALDI
Sull'ospedale di
Ceccano torna a farsi minaccioso lo spettro del declassamento. A dirsi
preoccupate per il futuro della struttura sanitaria sono le organizzazioni
sindacali. Secondo Domenico Battista (Cgil), Filippo Mancini (Cisl) e Alberto
Matassa (Uil), la camera operatoria non solo rimane chiusa ma rischia di perdere
addirittura quello che già possiede. «Giungono voci sempre più insistenti -
scrivono i tre sindacalisti in una lettera inviata ai vertici della Asl - di un
imminente prelievo, dalla dotazione della sala chirurgica di prossima
riattivazione, dell'amplificatore di brillanza e di altri strumenti. Questo non
deve accadere perché è ormai da lungo tempo che l'ospedale aspetta l'apertura
della camera operatoria. In caso contrario, verrebbe dimostrata, in barba alla
recenti promesse, la poca volontà circa l'uso della sala stessa e, in generale,
il decollo del nosocomio». In effetti il "Santa Maria della Pietà" è come un
colosso dai piedi d'argilla, una struttura dalle grandi potenzialità ma
assolutamente sotto utilizzata. La Regione ha speso quasi 15 miliardi di lire
per riconvertire l'ex manicomio di Via Borgo S. Lucia. Il risultato è quello di
avere ora una "scatola" in sostanza vuota: appena una quarantina di posti letto,
di cui la metà riservati alla Medicina, il resto destinati alla Psichiatria; un
pronto soccorso senza sala chirurgica; malati bisognosi di cure specialistiche
dirottati verso gli altri presidi della Ciociaria. «Eppure nell'ospedale -
affermano Battista, Mancini e Matassa - esiste un'intera ala vuota che, come da
"Piano Sanitario Provinciale", dovrebbe essere occupata dalla camera operatoria,
appunto, da un reparto di Ortopedia, da una Unità di Day Surgery (ambulatorio
per piccoli interventi, n.d.r.) e da un Day Hospital dermatologico». I
rappresentanti delle organizzazioni sindacali hanno scritto anche al sindaco
Antonio Ciotoli chiedendogli di attivarsi per quanto di sua competenza.
|