Cronaca di Frosinone

Sabato 20 Luglio 2002
Ceccano/Replica alle accuse dei sindacati
Ora la Asl promette: «Ma quali tagli, l’ospedale crescerà»

di CLEMENTE RINALDI

L'ospedale di Ceccano? Nessuno "smantellamento". Le camere operatorie? Verranno aperte. Il secondo lotto dei lavori di ristrutturazione? Sarà appaltato. Parola di Asl. Dopo le allarmanti notizie degli ultimi giorni, con i sindacati di categoria che denunciavano oscure manovre tese a declassare il "Santa Maria della Pietà", ora interviene direttamente l'azienda sanitaria provinciale, nel tentativo di tranquillizzare tutti.
In una nota diffusa dall'Unità centrale comunicazione pubblica si legge che l'ente «non ha alcuna intenzione di voler smantellare il presidio di Via Borgo Santa Lucia, per il quale anzi si conferma il ruolo stabilito nel Piano Locale».
Di recente Domenico Battista (Cgil), Filippo Mancini (Cisl) e Alberto Matassa (Uil) avevano segnalato il pericolo che le strumentazioni destinate alle nuove sale chirurgiche ceccanesi prendessero strade diverse. «Non sono state e non saranno assegnate altrove - promette invece la Asl - le apparecchiature attualmente in dotazione alle camere operatorie, che entreranno in funzione quando verranno consegnati, dalle ditte aggiudicatrici, i materiali mancanti, essendo state ultimate le procedure di gara. L’attivazione è prevista in tempi brevi».
Un'altra accusa lanciata dalle organizzazioni sindacali riguardava il ritardo nell'inizio del secondo lotto dei lavori per la sistemazione dell'ex nosocomio psichiatrico.
Anche in questo caso, per l'azienda, non ci sarebbero problemi: «Il nucleo regionale di valutazione ha espresso parere favorevole al progetto, si attende la comunicazione della decisione regionale al fine di poter procedere alla gara d'appalto». Fin qui la Asl.
Tutto a posto, dunque? Non proprio. Di certo si è in presenza di una schiarita, che però non basta a scacciare definitivamente le nubi che si addensano sul futuro dell'ospedale. Per manifestare le loro perplessità, i sindacati avevano scritto al neo commissario straordinario dell'azienda Domenico Stalteri, al direttore sanitario Carlo Mirabella, al direttore amministrativo Giovanni Terlizzo, al direttore sanitario del "Polo B" Saverio Celletti. La risposta arriva adesso "anonima": sul foglio non ci sono firme, ma un paio di sigle scarabocchiate e non vengono indicate scadenze precise. Si promette che verranno risolti i problemi ma non si dice precisamente quando. «Accettiamo questa volontà di agire da parte della Asl - afferma Alberto Matassa (Uil) - però ora dalle parole si deve passare ai fatti. Gli impegni non devono rimanere scritti sulla carta ma diventare interventi concreti. Noi continueremo a vigilare e a mobilitarci, se occorre, per la salvaguardia del presidio sanitario di Ceccano».