Cambio al vertice dell’Asl di Frosinone,
la Cisl: «Perplessità e sospetti»
Perché è stato nominato un commissario straordinario all’ASl di Frosinone
anziché un direttore generale, dal momento che è tutt’ora valida la graduatoria
regionale dei manager in possesso dei requisiti? A porre la domanda scomoda al
presidente della giunta regionale Storace è il segretario della Cisl, Romano
Fratarcangeli. Il tutto in seguito alla "promozione" del manager Cavallotti da
Frosinone a Roma ed all’insediamento nel capoluogo, come commissario appunto, di
Stalteri. «Per quanto è dato sapere - scrive Fratarcangeli - la nomina di un
commissario straordinario avviene solo in presenza di situazioni di irregolarità
nella gestione di un’azienda. Nel caso specifico di Frosinone l’operazione
dell’avvicendamento lascia più di qualche perplessità e molti sospetti». Per la
Cisl infatti se Cavallotti è stato promosso allora il suo operato a Frosinone è
stato giudicato positivo. Ma allora perché è stato insediato un commissario? Se
invece avesse operato male, sarebbe assurda una sua promozione. La Cisl chiede
risposte a questo dilemma dalla Regione.
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