Frosinone/Balletto di responsabilità tra
Comune, Asl e Inps. Pratiche ferme per un modulo Invalidi, il sogno della pensione In
Ciociaria sono cinquemila le richieste ancora inevasedi FRANCESCO RIDOLFI
Da una parte l’Inps e
la Asl, dall’altra il Comune di Frosinone. In mezzo la burocrazia, come fosse il
Piave. A rimetterci cinquemila invalidi civili, le cui pratiche per ottenere la
pensione riposano in chissà quale cassetto, di chissà quale impiegato. La via crucis degli invalidi è
peggiorata dai continui rimbalzi di competenza: negli ultimi due anni la
gestione delle pratiche è passata dagli uffici della Prefettura alla Regione,
che, a sua volta, ha delegato i Comuni capoluogo, alcuni dei quali, di rimbalzo,
hanno stretto convenzioni con l’Inps. Un valzer delirante, tra le cui note si
sono arenati 5 mila incartamenti di persone che hanno un’invalidità di almeno il
75%. Persone che non possono lavorare e spesso neanche muoversi dal letto. I
cittadini più deboli sotto i cui piedi, uno Stato che possa chiamarsi tale,
dovrebbe stendere guide rosse, per condurli senza stress verso un loro diritto,
sancito per legge. «Ma non è così - tuona Angelo Paniccia della Cisl - Comune,
Asl e Inps non riescono a trovare una soluzione. Un coordinamento che eviti
l’accumularsi delle pratiche. Dal 15 aprile la gestione è passata all’Ente
previdenziale. Pensi che hanno predisposto un modulo di richiesta, che però la
Asl non riconosce perché non conforme a quello pubblicato in Gazzetta ufficiale.
E gli invalidi aspettano due, tre anni. Chiediamo di sederci ad un tavolo tutti
insieme per trovare una soluzione. Immediatamente». Gli invalidi civili una
volta erano la "gallina dalle uova d’oro": un serbatoio di voti e mazzette.
Complice l’assurda moltiplicazione dei soggetti in campo: Le ex Usl, per
stabilire l’invalidità (quindi ministero della Sanità); le commissioni del
ministero del Tesoro, ossia chi mette i soldi; l’Inps, come ente erogatore; le
prefetture per la gestione delle pratiche (ministero dell’Interno). Dopo le
inchieste sui falsi invalidi questa super burocraticizzazione ha prodotto, in
Italia, centinaia di migliaia di pratiche inevase, alcune in attesa da 8, 10
anni. Poi la legge sul federalismo ha cercato di mettere ordine, delegando le
Regioni, che, però, hanno passato la palla ad altri soggetti. Una patata
bollente che brucia nelle mani di chiunque la tocchi.
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