Accanto al sindaco Roscia anche la
sua ”nemica” Danella e i primi cittadini di Pico, Roccasecca e
Piedimonte di BERNARDI PULICINI
Pontecorvo è scesa in
piazza per dimostrare contro il mancato trasferimento da Cassino del reparto di
Geriatria. Hanno attraversato l'intera città una cinquantina di trattori e
gente, non tantissima per via della giornata lavorativa, ma qualificata e più
che sufficiente per testimoniare la ferma volontà di difendere la mancata
attuazione del piano sanitario locale da parte della ASL di Frosinone. A
Pontecorvo sarebbe dovuta andare Geriatria, a Cassino sarebbero stati ( e sono
stati ) trasferiti i reparti di Ostetricia e di Ginecologia. Ignorando le
disposizioni scritte del direttore generale Cavallotti, il commissario
straordinario Domenico Salteri, forse non insensibile alle grida di protesta di
buona parte dei politici cassinati, ha annullato tutto. Le reiterate
assicurazioni degli onorevoli Foglietta e Formisano agli amministratori
pontecorvesi si sono mostrate aria fritta. Questi, sentendosi traditi, hanno
quindi deciso di passare a dimostrazioni più incisive. E' significativo il fatto
che ad affiancare il sindaco Riccardo Roscia e la popolazione abbiano
partecipato alla sfilata, con la fascia tricolore, i sindaci Pompilio Iacobelli
di Roccasecca, Pandozzi di Pico, Mario Ricciardi di Piedimonte San Germano, il
vice sindaco Giovanni Quagliozzi di Castrocielo, con le adesioni di altri
amministratori "per difendere gli interessi sanitari, economici, occupazionali
del nostro territorio." L'assessore alla sanità Angelo Reccia ha affermato che
"molti medici hanno fatto carriera qui ed ora hanno altre posizioni". Rosalba
Agenori (Cultura) ha ringraziato gli agricoltori accorsi in massa; Paolo Trillò
(Urbanistica) ha detto che "noi non siamo ciociari di serie B" e" siamo stati
traditi dagli stessi medici". Il sindaco di Pico ha sottolineato come il
problema interessi tutti i Comuni del Territorio. Infine il sindaco Roscia ha
ribadito " Il momento della concertazione e del dialogo è terminato. Non si
vuole rispettare il Piano sanitario locale. A questo punto non ci resta che la
via della protesta di cui quella di oggi è solo un anticipo. Difenderemo la
struttura sanitaria più importante della Provincia. Cassino si attenga alle
regole altrimenti il nostro appoggio perché diventi provincia può scordarselo".
Variegati i commenti della popolazione: "L'ASL è un covo di interessi politici";
"A Cassino - dice Donato Bellisario - si pagano affitti salati ai privati mentre
nelle stanze dei due ospedali pontecorvesi ballano i topi". "Ad entrare
nell'ospedale di Cassino - Afferma Giuseppe Zangrilli - sembra che ci sia
passata oggi la guerra". E' emblematico infine l'abbraccio pubblico,
applauditissimo, al sindaco da parte del consigliere ds Patrizia Danella, la sua
più proterva oppositrice. Ciò significa che nei momenti seri i Pontecorvesi
sanno essere saldamente uniti.
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