Cronaca di Frosinone

Martedì 23 Luglio 2002
Accanto al sindaco Roscia anche la sua ”nemica” Danella e i primi cittadini di Pico, Roccasecca e Piedimonte

di BERNARDI PULICINI

Pontecorvo è scesa in piazza per dimostrare contro il mancato trasferimento da Cassino del reparto di Geriatria. Hanno attraversato l'intera città una cinquantina di trattori e gente, non tantissima per via della giornata lavorativa, ma qualificata e più che sufficiente per testimoniare la ferma volontà di difendere la mancata attuazione del piano sanitario locale da parte della ASL di Frosinone. A Pontecorvo sarebbe dovuta andare Geriatria, a Cassino sarebbero stati ( e sono stati ) trasferiti i reparti di Ostetricia e di Ginecologia. Ignorando le disposizioni scritte del direttore generale Cavallotti, il commissario straordinario Domenico Salteri, forse non insensibile alle grida di protesta di buona parte dei politici cassinati, ha annullato tutto. Le reiterate assicurazioni degli onorevoli Foglietta e Formisano agli amministratori pontecorvesi si sono mostrate aria fritta. Questi, sentendosi traditi, hanno quindi deciso di passare a dimostrazioni più incisive. E' significativo il fatto che ad affiancare il sindaco Riccardo Roscia e la popolazione abbiano partecipato alla sfilata, con la fascia tricolore, i sindaci Pompilio Iacobelli di Roccasecca, Pandozzi di Pico, Mario Ricciardi di Piedimonte San Germano, il vice sindaco Giovanni Quagliozzi di Castrocielo, con le adesioni di altri amministratori "per difendere gli interessi sanitari, economici, occupazionali del nostro territorio." L'assessore alla sanità Angelo Reccia ha affermato che "molti medici hanno fatto carriera qui ed ora hanno altre posizioni". Rosalba Agenori (Cultura) ha ringraziato gli agricoltori accorsi in massa; Paolo Trillò (Urbanistica) ha detto che "noi non siamo ciociari di serie B" e" siamo stati traditi dagli stessi medici". Il sindaco di Pico ha sottolineato come il problema interessi tutti i Comuni del Territorio. Infine il sindaco Roscia ha ribadito " Il momento della concertazione e del dialogo è terminato. Non si vuole rispettare il Piano sanitario locale. A questo punto non ci resta che la via della protesta di cui quella di oggi è solo un anticipo. Difenderemo la struttura sanitaria più importante della Provincia. Cassino si attenga alle regole altrimenti il nostro appoggio perché diventi provincia può scordarselo". Variegati i commenti della popolazione: "L'ASL è un covo di interessi politici"; "A Cassino - dice Donato Bellisario - si pagano affitti salati ai privati mentre nelle stanze dei due ospedali pontecorvesi ballano i topi". "Ad entrare nell'ospedale di Cassino - Afferma Giuseppe Zangrilli - sembra che ci sia passata oggi la guerra". E' emblematico infine l'abbraccio pubblico, applauditissimo, al sindaco da parte del consigliere ds Patrizia Danella, la sua più proterva oppositrice. Ciò significa che nei momenti seri i Pontecorvesi sanno essere saldamente uniti.