Cronaca di Frosinone

Venerdì 5 luglio 2002
Domande di mobilità due pesi e due misure

di SILVANO CIOCIA

SULLE istanze di mobilità presentate dai dipendenti dell’Ausl di Frosinone infuria in questi giorni una rovente polemica: si riferisce alle modalità di evasione delle stesse ed ai tempi per il loro esame. Le lamentele, ovviamente, vengono innanzitutto da parte degli stessi interessati, anche per la diversa... celerità con cui sono esaminate le richieste. Di questo disagio si è fatta carico la segretaria provinciale della Ugl Rosa Roccatani, alla quale risulterebbe che «numerose domande di mobilità aziendale vengono evase con estrema celerità, mentre altre giacciono negli uffici della direzione generale. «Queste procedure – afferma Rosa Roccatani – sono palesemente illegittime e possono persino assumere i connotati del clientelismo. Un tale atteggiamento discriminatorio – prosegue la segretaria provinciale della Ugl – si evidenzia ancora di più in quelle ipotesi in cui le richieste di mobilità sono avanzate in presenza del riconoscimento di inidoneità allo svolgimento di determinate mansioni e funzioni da parte del collegio medico».
Insomma una situazione che la Roccatani ritiene assolutamente inaccettabile e per la quale, con una diffida indirizzata al direttore generale Carmine Cavallotti, ha invitato lo stesso a non perseverare con tale atteggiamento, sollecitando altresì gli adempimenti conformi alle normative. «Diversamente – aggiunge Rosa Roccatani – ci vedremo costretti ad attivarci nelle sedi competenti anche per l’accertamento di eventuali personali responsabilità».
Il problema della mobilità desta in effetti qualche preoccupazione in quanto sono tante le istanze prodotte daI dipendenti interessati a raggiungere la propria residenza per cui l’attesa diventa spasmodica quando comincia ad essere «lunga» per motivazioni diverse o perché la richiesta è rimasta bloccata.