Si decide la sorte di
Cavallotti
ASL La Regione dovrebbe assumere oggi
le determinazioni riguardo al futuro del manager
di SILVANO CIOCIA
«SI
conoscerà oggi l’eventuale destinazione di Carmine Cavallotti. Dopo le
opportune valutazioni cercheremo di dare al direttore generale la giusta
collocazione che tenga conto delle sue qualità e competenze
professionali». Così ha dichiarato al nostro giornale il presidente della
Commissione sanità alla Regione Lazio Alessandro Foglietta, che ha
smentito di conoscere già il nome dell’eventuale successore «seppure si
resta nella logica di un avvicendamento ipotizzato da alcuni mesi». È
invece perentorio il manager della Asl Carminie Cavallotti in ordine ad
una vicenda «che lo vede all’oscuro» e che definisce «frutto di
possibilità non di certezze». «In verità – afferma Cavallotti – tale
possibilità era stata messa in conto, ma rientra nella logica delle cose.
Da qui a dire che è tutto deciso, però, ce ne vuole. Del resto – continua
– non esiste ad oggi alcuna delibera di attribuzione d’incarico in altra
sede, per cui è evidente che si sta alzando, almeno in questi giorni, un
enorme polverone che disorienta e non poco anche l’ambiente sanitario
locale». Ma Foglietta ha dichiarato che si stanno vagliando varie
ipotesi per il suo collocamento presso altre aziende, come mai non è è
stato informato? «Appunto per le ragioni anzidette. Il Presidente
della Commissione Sanità alla Regione Lazio, con il quale ho ottimi
rapporti – replica Cavallotti – non mi ha informato di nulla. Vuol dire
che per ora sono illazioni che forse troveranno conferma, ma non c’è,
ripeto, alcun atto che destina il sottoscritto al San Filippo Neri, o che
il mio posto sia già di Domenico Salteri». A questo punto una
riflessione è d’obbligo. Si parla in sua vece di un manager proveniente da
strutture sanitarie romane peraltro già conosciuto negli ambienti di
Cassino. Ma, nella nostra provincia, non ci sono manager qualificati e
professionalmente validi per ricoprire l’incarico? Non è, come il famoso
detto, che l’erba del vicino è per forza sempre più verde? Un cambiamento
nella Asl è forse opportuno anche alla luce delle critiche a Cavallotti
dalle diverse sigle sindacali, che gli rimproverano «di promettere e non
dare». Certo la sanità a Frosinone non è sufficientemente decollata,
ma le responsabilità non ci sembra siano tutte della gestione Cavallotti,
per certi versi innovativa e che ha deliberato branche ultraspecialistiche
da allocare nell’ Umberto I (Oncologia, Neurocardiologia e Emodinamica) ed
altri interventi qualificati (Pronto Soccorso, moderno ufficio ticket). È
comunque evidente che, nella vicenda in atto, potrebbero inserirsi altri
elementi ed altre valutazioni. Di certo qualcosa si sta muovendo e
Cavallotti certamente sta pensando di prenotare il biglietto per
Roma. |