Cronaca di Frosinone

14 luglio 2002
PONTECORVO

di UMBERTO PAPPALARDO

PONTECORVO - "Occorre assolutamente contrastare il patto leonino, che vige nella gestione del Polo D. Se non sarà spezzato questo meccanismo perverso, al presidio ospedaliero della città fluviale andranno sempre le "briciole". Questo è l'augurio del vice presidente del circolo alleanzino, Gino Trotto. Ieri, l'assessore regionale, Anna Teresa Formisano, e il presidente della commissione regionale alla sanità , Alessandro Foglietta, hanno partecipato ad un'assemblea in cui sono stati dibattuti gli aspetti più controversi della gestione del "Pasquale Del Prete". Dopo aver assicurato che la razionalizzazione del polo D sarà fatta contestualmente, i referenti istituzionali hanno dichiarato che non permetteranno il depotenziamento della sanità del cassinate. In effetti, è stato fatto notare che, non essendo mai stato emanato alcun provvedimento che specifichi le competenze, il presidio di Cassino fa sempre la "parte del leone". Per evitare la continua spoliazione del "P.Del Prete", è necessario che il direttore generale, con un atto di trasparenza, fissi in maniera inequivocabile i confini tra i due presidi ospedalieri.
Un'ipotesi, fatta dagli addetti ai lavori, potrebbe essere quella di allocare nel "Pasquale Del Prete" alcune discipline, che riguardano la lungodegenza: Ortopedia, Oculistica, Medicina, Urologia, Geriatria e Pneumologia. Una delibera regionale ha indicato l'ospedale di Cassino come Dea(emergenza) e quello di Pontecorvo pronto soccorso. Ma la distinzione non elimina l'equivoco di fondo. Per eliminare la "guerra intestina" è necessario che il neo commissario straordinario, Domenico Stalteri, metta ordine nel polo D. Il direttore sanitario, Ettore Cataldi, ha comunicato al direttore di Geriatria, Luigi Di Cioccio, di "sospendere le attività di ricovero" in attesa del trasferimento al "P.Del Prete" del servizio. Per mancanza di medici, anche il reparto di Ortopedia è in affanno.