Cronaca di Frosinone

16 luglio 2002
Veloce passaggio di consegne
ASL Il neo commissario Domenico Stalteri non ha ritenuto anticipare alcunché del programma

di SILVANO CIOCIA

È GRANDE l’interesse alle vicende legate alla sanità e certo per questo ci si attendeva qualcosa di più dallo scambio delle consegne tra il vecchio ed il nuovo manager. Che c’è stato, puntuale alle 8,30, tra l’ex Carmine Cavallotti ed il commissario subentrante Domenico Stalteri e si è trattato di un passaggio breve senza particolari protocolli, mero atto burocratico propedeutico per iniziare ad operare con pieni poteri in una struttura, quella sanitaria appunto, complessa e difficile.
Tra i due c’è stata anche una pausa riservata, che ha comportato circa un’ora di attesa per i rappresentanti degli organi di informazione. Poi l’incontro, con il sempre cortese e disponibile Cavallotti, il quale si è dimostrato ancora una volta emozionato e prodigo di complimenti alla stampa «sempre attenta alle vicende della sanità ed alle iniziative della Asl». Non altrettanto prodigo di espressioni il neo commissario Dr. Domenico Stalteri, il quale non ha voluto o potuto presentarsi nei modi che forse ci si attendeva e senza lasciarsi andare alla benché minima anticipazione sul programma o sugli obiettivi che ritiene dover perseguire.
Insomma, un colloquio «non colloquio» quello tra commissario e stampa. Perché Stalteri ha pronunciato appena poche parole: «Sono arrivato solo oggi, non conosco la situazione di questa Ausl ed ho bisogno di qualche tempo per avere il quadro generale della situazione. Se ci saranno notizie, ve le dirò». È questo il solo biglietto da visita del nuovo commissario, che ha ritenuto di non aggiungere nulla su ciò che intende fare, quali saranno le sue prime iniziative e come vorrà guidare una delle più grandi e complesse strutture sanitarie del territorio.
Di contro, emozionato, il dr. Carmine Cavallotti, prima di accomiatarsi per raggiungere il San Filippo Neri, dove ha preso servizio nella stessa giornata di ieri, saluta non senza un pizzico di commozione: «Sono dispiaciuto di andarmene, dopo due anni vissuti intensamente con voi e tra voi. Ora ci penserà il collega Stalteri, di sicuro con buoni risultati».
Mentre, con tutta certezza, la gestione Stalteri non sarà delle più facili. Avrà numerose gatte da pelare, in primis la pianta organica, senza la quale non si possono ricoprire i posti vacanti, quindi la posizione burocratica di alcuni dirigenti e l’attivazione delle diverse branche specialistiche avviate da Cavallotti, quali l’Emodinamica i cui lavori inizieranno già a settembre. Un programma di tante cose, molte delle quali urgenti, sulle quali, però, Stalteri non ha ritenuto di doversi soffermare al momento dell’investitura ufficiale nella direzione di via Fabi. Lasciando l’amaro in bocca soprattutto agli utenti che si aspettano di essere rassicurati in ordine ad iniziative importanti e ulteriori miglioramenti.
Speriamo solo che il neo commissario voglia appagare al più presto certe... curiosità.