Veloce passaggio di
consegne
ASL Il neo commissario Domenico
Stalteri non ha ritenuto anticipare alcunché del programma
di SILVANO CIOCIA
È GRANDE
l’interesse alle vicende legate alla sanità e certo per questo ci si
attendeva qualcosa di più dallo scambio delle consegne tra il vecchio ed
il nuovo manager. Che c’è stato, puntuale alle 8,30, tra l’ex Carmine
Cavallotti ed il commissario subentrante Domenico Stalteri e si è trattato
di un passaggio breve senza particolari protocolli, mero atto burocratico
propedeutico per iniziare ad operare con pieni poteri in una struttura,
quella sanitaria appunto, complessa e difficile. Tra i due c’è stata
anche una pausa riservata, che ha comportato circa un’ora di attesa per i
rappresentanti degli organi di informazione. Poi l’incontro, con il sempre
cortese e disponibile Cavallotti, il quale si è dimostrato ancora una
volta emozionato e prodigo di complimenti alla stampa «sempre attenta alle
vicende della sanità ed alle iniziative della Asl». Non altrettanto
prodigo di espressioni il neo commissario Dr. Domenico Stalteri, il quale
non ha voluto o potuto presentarsi nei modi che forse ci si attendeva e
senza lasciarsi andare alla benché minima anticipazione sul programma o
sugli obiettivi che ritiene dover perseguire. Insomma, un colloquio
«non colloquio» quello tra commissario e stampa. Perché Stalteri ha
pronunciato appena poche parole: «Sono arrivato solo oggi, non conosco la
situazione di questa Ausl ed ho bisogno di qualche tempo per avere il
quadro generale della situazione. Se ci saranno notizie, ve le dirò». È
questo il solo biglietto da visita del nuovo commissario, che ha ritenuto
di non aggiungere nulla su ciò che intende fare, quali saranno le sue
prime iniziative e come vorrà guidare una delle più grandi e complesse
strutture sanitarie del territorio. Di contro, emozionato, il dr.
Carmine Cavallotti, prima di accomiatarsi per raggiungere il San Filippo
Neri, dove ha preso servizio nella stessa giornata di ieri, saluta non
senza un pizzico di commozione: «Sono dispiaciuto di andarmene, dopo due
anni vissuti intensamente con voi e tra voi. Ora ci penserà il collega Stalteri, di sicuro con buoni risultati». Mentre, con tutta certezza,
la gestione Stalteri non sarà delle più facili. Avrà numerose gatte da
pelare, in primis la pianta organica, senza la quale non si possono
ricoprire i posti vacanti, quindi la posizione burocratica di alcuni
dirigenti e l’attivazione delle diverse branche specialistiche avviate da
Cavallotti, quali l’Emodinamica i cui lavori inizieranno già a settembre.
Un programma di tante cose, molte delle quali urgenti, sulle quali, però,
Stalteri non ha ritenuto di doversi soffermare al momento dell’investitura
ufficiale nella direzione di via Fabi. Lasciando l’amaro in bocca
soprattutto agli utenti che si aspettano di essere rassicurati in ordine
ad iniziative importanti e ulteriori miglioramenti. Speriamo solo che
il neo commissario voglia appagare al più presto certe...
curiosità.
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