Ospedale di Pontecorvo: trasferimento di
geriatria, poche luci & molte ombre
di UMBERTO
PAPPALARDO
PONTECORVO — Sono venuti allo scoperto gli
autori dello smantellamento del P. Del Prete: chiedono il «congelamento»
di geriatria, senza dire una parola sul trasferimento a Cassino di
pediatria, di ostetricia, di ginecologia e forse anche di ortopedia. Per
rendere possibile il «colpo di mano», i predatori hanno ipotizzato la
«rivisitazione» del piano sanitario locale. Le spinte corporative hanno
raggiunto il limite di guardia. «La sanità – hanno assicurato il
presidente regionale alla sanità, Alessandro Foglietta, l'assessore
regionale, Anna Teresa Formisano, e il consigliere regionale, Francesco De
Angelis – non ha colore politico», dimenticando di stigmatizzare i guasti
prodotti dalle spinte corporative. Si tenta di rimuovere un atto
amministrativo (il n. 29626 del 12/07/02, firmato da Cavallotti), che
dispone il trasferimento di Geriatria a Pontecorvo, esercitando indebite
pressioni politiche. Ma il sindaco Riccardo Roscia, attende
l'evolversi della situazione per porre in essere l'azione più idonea a
salvaguardare l'integrità del Pasquale Del Prete. Anche i promotori della
protesta (Danella, Pezzella, Evangelista e altri) stanno studiando le
«mosse» del direttore sanitario del polo D. Ettore Cataldi. La materia del
contendere è presto sintetizzata: il comando, contenuto nell'atto
amministrativo di trasferire Geriatria nella città fluviale, deve essere
eseguito, anche se i controinteressati l'avessero impugnato davanti
all'organo giurisdizionale. Il direttore sanitario Cataldi deve vigilare
sulla retta osservanza del provvedimento, altrimenti potrebbe essere
tacciato di connivenza nella forzata inefficacia dell'atto emanato. Le
«manovre» politiche del direttore dell’Unità di geriatria, dott. Luigi Di
Cioccio, non dovrebbero influire sull’efficacia dell’atto amministrativo.
I contestatori sono mobilitati per prevenire l'ulteriore spoliazione
del Pasquale Del Prete. Il loro intento è quello di impedire che una
struttura mastodontica sia trasformata in una «cattedrale nel
deserto».
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