OSPEDALE CASSINO
di UMBERTO
PAPPALARDO
PONTECORVO - Una svolta clamorosa nella vicenda
del "Pasquale Del Prete": il direttore sanitario del polo D, Ettore
Cataldi, ha revocato il blocco dei ricoveri in Geriatria, che era stato
predisposto per consentire il trasferimento del Reparto nella nostra
città. Il manager Cavallotti, prima di essere sostituito, aveva
firmato un ordine di servizio (n.29626 del 12 luglio del 2002), mediante
il quale ha disposto il trasferimento dell'Unità Operativa di Geriatria da
Cassino alla città fluviale. Il direttore sanitario del polo D, dott.
Cataldi, aveva emanato altre disposizioni per porre in essere il
provvedimento. A questo punto, il dott. Luigi Di Cioccio, ha impugnato
davanti al Giudice del Lavoro il provvedimento, contestando la legittimità
della nuova sede di lavoro. Nelle more, i rappresentanti
istituzionali, l'assessore Anna Teresa Formisano e il presidente
Alessandro Foglietta, avevano spiegato alle maestranze che i trasferimenti
dei reparti Ostetricia, Ginecologia e Geriatria erano previsti dal piano
sanitario locale. Intanto, alcuni rappresentanti di Forza Italia avevano
chiesto la sospensione del trasferimento di Geriatria, contraddicendo il
Piano sanitario locale. Le pressioni politiche hanno investito il neo
Commissario straordinario, Domenico Stalteri, il quale, con nota del 19
luglio ultimo scorso, prot. 523/Cs, ha ingiunto al dott. Cataldi di
"revocare, con effetto immediato, la disposizione del blocco dei ricoveri
di Geriatria fino a lunedì 22/07/02". Perché fino a lunedì ? Perché il
Giudice del lavoro, proprio il 22, emetterà la sentenza, probabilmente
riconoscendo al dott. Di Cioccio la priorità della sede di lavoro. Ma
questo deliberato non muterà la situazione giuridica in atto, giacché il
trasferimento di Geriatria è previsto dal Piano sanitario locale. Inoltre,
le vicende personali di un dipendente sono irrilevanti, ai fini della
pianificazione di un servizio primario. Il Centro per i "Diritti del
cittadino" sta approntando, nel frattempo, un esposto per segnalare alla
Procura della Repubblica eventuali interruzioni di pubblico servizio.
Inutile dire che la situazione è diventata davvero
insostenibile.
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