Cronaca di Frosinone | |
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25 luglio 2002 | |
QUANDO LA BUROCRAZIA «SI
IMPEGNA» Malgrado sia nata con fini umanitari ed abbia operato sul territorio con risultati più che soddisfacenti di LUCIANO RENNA
ISTITUZIONE di un servizio per donare il midollo
osseo presso il Centro trasfusioni dell’Umberto I, creazione nel Reparto
ginecologia e ostetricia della stessa struttura di un servizio per donare
il sangue estraibile dal cordone ombelicale, ma anche fornitura allo
stesso ospedale di apparati e macchinari in vari reparti, oltre a numerose
borse di studio e tecnici specializzati nel campo dell’oncoematologia e
aiuti finanziari alle famiglie soggette a problemi di malattie dello
stesso tipo. Sono cinque interventi di notevole spessore, e non i soli,
che hanno caratterizzato l’attività dell’associazione «Carlo Donfrancesco»
(un ragazzo alunno del Liceo Ginnasio Turriziani). L’associazione
raccoglie il contributo e l’impegno solidale di numerosi cittadini ormai
da anni ed ha proposto di farsi carico, sostenendone quasi integralmente
le spese, della costruzione di una nuova ed ampia struttura per potenziare
il reparto di ematologia e oncologia nell’ospedale di Frosinone,
attualmente in grave disagio operativo. A tal fine, con disinteresse, ha
dichiarato la propria totale adesione e solidarietà, sondando intenzioni e
programmi della Asl. Poi è entrata in campo la burocrazia e le cose si
sono ingarbugliate. Perché? Si la proposta poteva essere accolta; ma il
progetto, depositato presso il Comune per le necessarie licenze edilizie,
è in corso di approvazione e, stranamente, la «Carlo Donfrancesco» ha
visto recapitarsi dall’Asl un assurdo schema di convenzione riferito ai
lavori da farsi. In dispregio della sua ragione sociale e umanitaria
viene, di fatto, equiparata ad una ditta appaltatrice che dovrebbe
rispettare stretti vincoli di tempo con il pericolo di incorrere anche in
pesantissime sanzioni pecuniarie. Come a dire che a questo mondo, riesce
difficile anche fare del bene ed esprimere solidarietà. Il dottor Enrico
Donfrancesco presidente dell’Associazione ritiene doveroso precisare come
stanno le cose per smentire presunte inerzie del sodalizio, nato grazie
alla bontà della gente, per turare le falle, le difficoltà e le
inefficienze pubbliche. |