Sanità, tutti intorno a un
tavolo
CASSINO Le opportune proposte del
deputato Giulio La Starza e del sindaco Scittarelli
CASSINO - Un incontro con tutti i sindaci
ed i rappresentanti delle forze politiche del comprensorio rappresenta
l'ultima iniziativa in ordine di tempo per discutere sul problema del
riassetto sanitario in atto in questi giorni che sta sollevando un vespaio
di polemiche. La proposta è stata formulata ieri mattina dal sindaco
di Cassino, Bruno Scittarelli (nella foto), che ha chiesto al commissario
straordinario dell'ASL di Frosinone, Stalteri, di convocare l'incontro
subito dopo la decisione del giudice del Lavoro sul ricorso presentato dal
direttore di unità Di Cioccio, che si discuterà lunedì prossimo al
tribunale di Cassino. "Comprendo le preoccupazioni del collega di
Pontecorvo, Riccardo Roscia - ha sottolineato il primo cittadino di
Cassino - con il quale da tempo c'è una comunità d'intenti sulla strada da
seguire per lo sviluppo del comprensorio senza el tentazione egemoniche ed
accentratrici di cui parla il consigliere provinciale Tommaso Pezzella. Per
quanto riguarda la questione del riassetto dei reparti degli ospedali di
Cassino e Pontecorvo sono d'accordo con l'onorevole La Starza nel
sostenere che sulla sanità non si può fare la politica del campanile, né è
mia intenzione farla. Lungi da sterili strumentalizzazioni, bisogna
trovare una equilibrata soluzione al problema che tenga conto
prioritariamente dell'interesse della collettività al di là di quelli
personali. L'obiettivo da raggiungere deve essere quello di potenziare i
due ospedali del Polo D, nel rispetto del piano sanitario secondo il quale
Cassino sarà sede di D.E.A. (Dipartimento Emergenza ed Accettazione),
mentre Pontecorvo ospiterà i reparti non strettamente legati
all'emergenza. E' necessario trovare una soluzione - ha concluso Scittarelli - che punti al potenziamento di un polo che per la sua
posizione strategica merita un'attenzione particolare da parte dei vertici
dell'azienda sanitaria". Intanto sul fronte giudiziario si
moltiplicano le iniziative per scongiurare il pericolo dei trasferimenti
di alcuni reparti dall'ospedale di Cassino a quello di Pontecorvo e
viceversa. Sia il comune di Pontecorvo che alcune associazioni che
tutelano i diritti del malato stanno valutando l'ipotesi di inviare un
esposto alla Procura della Repubblica di Cassino per far accertare se nel
comportamento dell'Asl si possano ravvisare gli estremi di interruzione di
un pubblico servizio.
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