Il sindaco Roscia accoglie l’appello di
Scittarelli
PONTECORVO Per un vertice sulla
sanitàdi UMBERTO
PAPPALARDO
PONTECORVO - Il sindaco, Riccardo Roscia, ha
accolto di buon grado l'appello lanciato dal suo omologo di Cassino, Bruno
Scittarelli, a «potenziare il comprensorio del polo D nel rispetto del
Piano sanitario locale, senza alcuna tentazione egemonica». «Finalmente –
esclama l'alleanzino Gino Trotto – un amministratore ha avanzato una
proposta ragionevole, che disattiva la miccia delle "guerre" di
campanile». Nel dibattito in corso si sono registrare «opinioni»
contrastanti sulla vigenza del Piano sanitario locale. Qualche addetto
ai lavori ne ha addirittura contestato la «filosofia». Il «Centro per i
diritti del cittadino», per incanalare il dibattito nel solco della
legalità, ha invitato gli amministratori a discutere l'argomento senza
preconcetti campanilistici o corporativi. «Nessun osservatore – ha
rilevato il referente del sodalizio civico – ha notato che il trasferimento
di Geriatria è diventata una questione di principio: nessuno può pensare
di trasformare impunemente il "P.Del Prete" in una "cattedrale nel
deserto". Il medico-consigliere, Gianfranco Petrillo, non ha speso una
parola per sottolineare lo spreco di denaro pubblico nell'accentrare tutte
le specializzazione a Cassino, lasciando in balia dei "topi" il presidio
di Pontecorvo. Questi "luminari" della sanità non hanno pronunciato parola
contro lo "spostamento del reparto di Geriatria da Cassino a Pontecorvo
(Prot. 547 del 4/11/'99), firmato da Rossi e da Bracciale. Allora, la
"manovra" lottizzatoria è stata fatta in sordina. Ora, dopo che il "P.Del
Prete" è stato saccheggiato di tre reparti (Pediatria, Ostetricia,
Ginecologia e momentaneamente anche Ortopedia), "in attuazione del Piano
sanitario locale (delibera n. 2777 del 21/09/01)", il dott.Petrillo si
dilunga a "beffeggiare" il sindaco Roscia, sostenendo che è di "basso
profilo" rilevare che il "De Posis" è una struttura obsoleta, carente
degli spazi vitali». «Ma é proprio per impedire il ripetersi del
"mercato delle vacche" che i cittadini di Pontecorvo si sono ribellati,
costringendo il sindaco Roscia a scendere in piazza per contrastare tutte
le menzogne che sono state propalate». Questa posizione è condivisa anche
dai sindacati.
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