MALASANITA’ A PONTECORVO
«La Tac c’è, ma è vietato
usarla»
Tensione tra malata e radiologo
di BERNARDINO PULCINI
«Ma allora
all’ospedale di Pontecorvo la Tac che ci sta a fare?» si è chiesto il solerte
Elvio Evangelista che per sollevare il nosocomio cittadino mesi or sono fece
anche lo sciopero della fame e che ha segnalato l’ennesimo caso di "malasanità".
L’altro ieri pomeriggio, verso le diciassette, una signora di San Giovanni
Incarico è stata ricoverata per una emiparesi per cui occorreva una Tac urgente.
E’ stato preavvisato l’analista dottor Luciano Carrocci perché, gli è stato
detto, si preparasse ad accompagnare, come per legge, la paziente a fare la Tac
urgente in un ospedale di Sora o di Cassino. Giustamente il dottor Carrocci ha
fatto notare che la Tac si poteva fare tranquillamente nell’ospedale di
Pontecorvo essendovi le apparecchiature funzionanti già da dieci mesi. Inoltre
erano a disposizione quattro tecnici e due radiologi. E’ stato chiamato allora
il radiologo reperibile Giuseppe Rucco il quale ha precisato che per
disposizione del primario del suo reparto, il dottor Sergio Verdolotti, le Tac
urgenti potevano essere effettuate solamente nelle ore antimeridiane e cioè
dalle 9 alle 14. Alle proteste più che giustificate del dottor Carrocci e degli
interessati che minacciavano di chiamare i carabinieri, la Tac urgente è stata
finalmente eseguita. Risulta inesplicabile perché mai in un ospedale, che ha a
disposizione ventiquattro ore su ventiquattro, due radiologi, quattro tecnici
abilitati ad effettuare Tac e tre analisti in caso di trasferimenti di ammalati,
si debbano creare tante difficoltà a pazienti e a personale ospedaliero,
scaricando lavoro su altri nosocomi.