Cronaca di Frosinone

Sabato 17 Agosto 2002

MALASANITA’ A PONTECORVO
«La Tac c’è, ma è vietato usarla»
Tensione tra malata e radiologo

di BERNARDINO PULCINI

«Ma allora all’ospedale di Pontecorvo la Tac che ci sta a fare?» si è chiesto il solerte Elvio Evangelista che per sollevare il nosocomio cittadino mesi or sono fece anche lo sciopero della fame e che ha segnalato l’ennesimo caso di "malasanità". L’altro ieri pomeriggio, verso le diciassette, una signora di San Giovanni Incarico è stata ricoverata per una emiparesi per cui occorreva una Tac urgente. E’ stato preavvisato l’analista dottor Luciano Carrocci perché, gli è stato detto, si preparasse ad accompagnare, come per legge, la paziente a fare la Tac urgente in un ospedale di Sora o di Cassino. Giustamente il dottor Carrocci ha fatto notare che la Tac si poteva fare tranquillamente nell’ospedale di Pontecorvo essendovi le apparecchiature funzionanti già da dieci mesi. Inoltre erano a disposizione quattro tecnici e due radiologi. E’ stato chiamato allora il radiologo reperibile Giuseppe Rucco il quale ha precisato che per disposizione del primario del suo reparto, il dottor Sergio Verdolotti, le Tac urgenti potevano essere effettuate solamente nelle ore antimeridiane e cioè dalle 9 alle 14. Alle proteste più che giustificate del dottor Carrocci e degli interessati che minacciavano di chiamare i carabinieri, la Tac urgente è stata finalmente eseguita. Risulta inesplicabile perché mai in un ospedale, che ha a disposizione ventiquattro ore su ventiquattro, due radiologi, quattro tecnici abilitati ad effettuare Tac e tre analisti in caso di trasferimenti di ammalati, si debbano creare tante difficoltà a pazienti e a personale ospedaliero, scaricando lavoro su altri nosocomi.