Occupazione La Uil: «La ripresa c’è, non sciupiamola»di DIANA ISABELLI
È possibile far
ripartire lo sviluppo in Ciociaria? La Uil pensa di sì. Condizione essenziale,
però, è la creazione di una «elevata forza di coesione tra la politica e le forze
sociali ed economiche, che oggi manca - spiega il segretario generale Domenico
Fracasso - Si potrà così costruire un percorso che porti il territorio ad essere
una grande area sistema, capace di darsi un modello di sviluppo basato su una
economia differenziata ed integrata; capace di competere, di attrarre
investimenti e di pilotare le localizzazioni produttive esterne sulla base delle
proprie necessità e vocazioni». Ulteriore condizione per la ripresa dello
sviluppo è però l’incremento dei livelli produttivi della Fiat “Stilo", in vista
del prossimo avvio (ad ottobre)della produzione del modello “Stilo Station
Wagon". A tal proposito il segretario generale Uil, Domenico Fracasso, ha
snocciolato una serie di dati, riguardanti la provincia di Frosinone, che
inducono all’ottimismo. Nel periodo che va dal dicembre 2000 ai primi sei mesi
dell’anno in corso, infatti, le imprese sono cresciute, rispetto al 2000, del
2,97%: un tasso di crescita superiore a quello regionale del 2,62%. Gli occupati
sono passati da 146 mila a 164 mila; il tasso di occupazione è cresciuto dal
35,4% al 40,2%, quello di disoccupazione è diminuito dal 13,6 all’11,6%. Inoltre
la produttività nelle aziende è cresciuta di quasi 29 punti in più rispetto a
quella nazionale, arrivando fino al 128,9%. Risultati, quindi, che fanno ben
sperare. «Sul piano dell’occupazione - osserva Fracasso - non sono ancora stati
raggiunti i 183 mila occupati del 1992, punta massima dell’occupazione negli
ultimi 10 anni, ma siamo ormai lontani dal numero minimo di 146 mila del 2000».
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