Asl, quando finirà la
precarietà?
Con la dotazione organica e il piano
sanitario approvati si può procedere alle assunzioni
definitive
LA dotazione organica finalmente c'è (sia
pure con alcuni servizi, erogati da anni, stranamente stralciati) ed è
perciò attuabile, come il piano sanitario ed è pure disponibile la
graduatoria del recente concorso per infermieri. Allora perché l'Asl
non si decide a fare le assunzioni a tempo indeterminato di questo come
del personale di cui ha bisogno? Il vincolo posto dalla giunta regionale
con il provvedimento di blocco delle assunzioni consente di procedere
considerato che basta (come si spiega nella apposita circolare) non
superare la spesa sostenuta nel 2001. La precedente amministrazione di
centrosinistra, non facendo la pianta organica, aveva adottato un sistema
di pretto stampo clientelare: incarichi semestrali per tenere sulla...
corda i lavoratori. Ci sono persone che vanno avanti così dal '93 senza
alcuna garanzia di occupazione. Se qualcuna di queste si rivolge al
pretore del lavoro avrà sicuramente giustizia. Sulla pelle di chi ha
bisogno di un'occupazione per campare non si può giocare: perciò gli
attuali amministratori si diano da fare procedendo celermente alle
assunzioni definitive sulla base delle graduatorie disponibili (altrimenti
si facciano i concorsi), previa una seria ricognizione organizzativa del
personale in servizio secondo i carichi di lavoro. Questo è un argomento
che dovrebbe essere discusso stamattina nel vertice tra Asl e segretari
generali Cgil-Cisl-Uil essendo certamente collegato con le liste d'attesa.
Passiamo ad altro di non minore importanza. L'altro ieri il consiglio
regionale, approvando il Piano sanitario 2002-2004, ha accolto
all'unanimità un ordine del giorno del presidente della competente
commissione, Alessandro Foglietta, e del capogruppo Udc, Luciano
Ciocchetti, che impegna giunta e assessore alla sanità a «valutare la
possibilità della reintroduzione della gratuità delle certificazioni delle
visite medico-sportive per chi svolge attività agonistico-sportiva fino al
18° anno di età». Il pagamento è stato introdotto a seguito dell'adozione
dei L.E.A. (livelli essenziali di assistenza) ma ciò comporta un onere
economico che sicuramente non incoraggia chi vuole dedicarsi all'attività
sportiva. «Si evidenzia la necessità - sostengono Ciocchetti e Foglietta
nell'odg - di ripristinare l'esenzione dal ticket in quanto l'intervento
sanitario, per la peculiare età degli atleti, riveste una notevole
importanza nella prevenzione di patologie spesso ignorate dagli
interessati e, inoltre, consente di praticare una sana attività senza il
pericolo di subire conseguenze spesso devastanti per la salute».
L'esponente frusinate di Alleanza nazionale, dopo l'approvazione
dell'odg all'unanimità, ha espresso soddisfazione deducendone «ancora una
volta l'impegno della giunta Storace a favorire le fasce più deboli».
S. di N. |