Cronaca di Frosinone

10 agosto 2002
PONTECORVO

di UMBERTO PAPPALARDO

PONTECORVO - Malati con il tumore rispediti a casa senza assistenza. Attese infinite per una qualsiasi indagine. Ticket sui farmaci. Il Centro per i "Diritti del cittadino " ha fatto un primo bilancio della sua attività, riscontrando un "male oscuro" nell'organizzazione sanitaria: gli addetti ai lavori sono demotivati, anche perché il settore è stato "sequestrato" dai politici. La conclusione è stata netta: occorre mettere al centro dell'attenzione il malato con tutte le sue problematiche. Il Tribunale del malato è passato subito all'azione, segnalando al dott. Renato Sponsilli l'ultimo caso di malasanità. "Il giorno 23 luglio- denuncia il Tribunale del malato- la paziente Concettina , affetta da patologia tumorale, che ha richiesto il trattamento chemioterapico, si è recata al pronto soccorso del "P.Del Prete". Giunta sul posto, ha chiesto l'aiuto dei medici. L'infermiere di turno la informa che bisogna aspettare. Dopo un'ora di attesa, un altro infermiere ha comunicato alla paziente, che si sarebbe dovuta recare direttamente alla guardia medica per essere sottoposta a visita". Dopo altra stressante attesa, la paziente è stata visitata a spedita a casa. Il dirigente del Tribunale del malato e del Centro per i "Diritti del cittadino" hanno deciso di passare all'azione: guerra senza quartiere contro il lassismo.
"Le liste d'attesa sono ancora chilometriche: non si può aspettare mesi per una mammografia, una visita cardiologica o una risonanza magnetica. La Regione non taglia gli sprechi, ma mette i ticket sui farmaci e molte medicine da gratuite ora sono diventate a pagamento per ripianare i bilanci eternamente in rosso. L'assistenza domiciliare, nel comprensorio, neanche a parlarne, anche se è stata più volte promessa dai soliti politici". L'elenco dei mali della sanità è interminabile: i sodalizi civici stanno combattendo una battaglia di civiltà.
Ecco la necessità di coinvolgere il "medico di base", che funga da regista della nostra salute.