SUL TRASFERIMENTO DEI DIPENDENTI
E' SCONTRO TRA STALTERI ED I SINDACATI
"Si sta rapidamente deteriorando il rapporto tra il commissario
straordinario dell'Asl Domenico Stalteri, e le organizzazioni sindacali
confederali. Oggetto del contendere l'ipotizzato trasferimento di alcuni
dipendenti che ha provocato una dura presa di posizione di parte sindacale
che si è aggravata ieri mattina con il mancato incontro con il commissario
Stalteri.
E' la conferma - scrivono in una lettera inviata a Stalteri e, per
conoscenza, al presidente della Giunta Regionale Francesco Storace - del
rapido degrado dei livelli di assistenza sanitaria nella nostra provincia.
Infatti Ia spasmodica fretta con cui si intende procedere sulla strada
della riduzione dei servizi degli accorpamenti di strutture, dei
trasferimenti di personale senza un disegno condiviso, denota una chiara
volontà di penalizzazione della Sanità pubblica ciociara. In attesa
pertanto di una valutazione più generale sulle linee strategiche aziendali
che si dovrebbe avere nella prossima riunione con La S.V.. CG.I.L Fp
-:CISL Fps - UIL Fpl riconfermano:
vanno bloccati tutti i trasferimenti, a qualsiasi titolo collegati alla
ristrutturazione interna;
vanno rinnovati tutti i contratti di lavoro a termine, per tutte le
qualifiche professionali, requisito necessario per non peggiorare
ulteriormente gli standard qualitativi dell'assistenza;
occorre una profonda rivisitazione della dotazione organica aziendale,
parzialmente approvata dalla Regione Lazio, che non deve prevedere tagli
di posti letto, in quanto Ia nostra Ausl rientra già negli standard
concordati nell'accordo Governo-Conferenza Stato/Regioni del 7.8.2002, ma
semplicemente una loro razionalizzazione.
In questo contesto, si considera molto grave la decisione di ridurre
personale presso l'U.T.I.C. di Frosinone, che ha avuto come diretta
conseguenza una riduzione di posti letto anche nel reparto Cardiologia,
fino a poco tempo fa considerata un modello organizzativo per tutta
l'Azienda e per questo se ne chiede l'immediato ripristino; stesso
discorso dicasi per i reparti di malattie infettive, ostetricia,
ortopedia."
Alla luce di questa situazione Cgil (Davide Della Rosa), Cisl (Angelo
Ricci) e Matassa {UIL) hanno proclamato lo stato di agitazione con
l'intenzione di organizzare una "manifestazione pubblica con il
coinvolgimento di tutti gli operatori." Situazione molto tesa. E
probabilmente a smussare gli angoli non basterà la messa a punto dello
stesso Stalteri il quale, in una nota, precisa: "In carenza di personale
medico e dovendosi garantire livelli uniformi di assistenza in degenza
ordinaria, ritenuto di procedere - in via temporanea e transitoria - ad
una redistribuzione di detto personale già di per sé esiguo. Sentito il
responsabile delle Risorse umane dell'azienda, tale urgenza verrà meno
entro il prossimo 3 ottobre con l'assunzione a tempo indeterminato di
dieci medici specialisti in ortopedia". |