Cronaca di Frosinone

Giovedì 5 Settembre 2002
Ceccano/Dopo l’incontro in Regione
Il sindaco: «L’ospedale avrà nuovi reparti Parola di Governatore»

di CLEMENTE RINALDI

Il sindaco di Ceccano Antonio Ciotoli ne è sicuro: per il locale ospedale si prospettano tempi buoni. L'ottimismo del primo cittadino scaturisce dall'incontro avuto a Roma con il presidente della giunta regionale Francesco Storace. Nel corso della riunione, cui ha partecipato anche il presidente del consiglio comunale ceccanese Maurizio Cerroni, si è discusso, appunto, della situazione attuale del "Santa Maria della Pietà" e dei possibili sviluppi futuri a riguardo. «Non possiamo che essere contenti per com'è andata - spiega Ciotoli - Il vertice è servito a rinnovare la collaborazione, già efficace, tra i due enti, Regione e Comune. Storace, fermo sulle posizioni da tempo espresse in merito alla Sanità locale e ribadite con forza durante il suo stesso mandato, ha rimarcato la necessità di potenziamento e sviluppo del nostro presidio ospedaliero. Il governatore ha assicurato che la Regione manterrà gli impegni, al fine di rendere finalmente operative le specializzazioni previste e di scongiurare, quindi, qualsiasi ipotesi di "sottovalutazione" dell'intero complesso». Secondo gli esiti dell'incontro, la struttura di Via Borgo S. Lucia sarà presto completata (finanziamento di due milioni di euro) con la ristrutturazione dell'ultima ala, in precedenza sede degli uffici amministrativi. «Il presidente della giunta regionale - dice ancora il sindaco Ciotoli - ha inoltre confermato al volontà di essere personalmente presente alla cerimonia di intitolazione dell'ospedale allo scomparso illustre chirurgo Fernando Lucchetti, cui il nosocomio e la città di Ceccano devono notorietà e professionalità». Il "Santa Maria della Pietà" per decenni è stata una clinica psichiatrica. Con l'entrata in vigore della legge 180 e la chiusura dei manicomi si iniziò a parlare della sua riconversione. L'edificio, ristrutturato quasi completamente con una spesa di quindici miliardi di lire, ha accolto i servizi dell'ospedale civile, lì "traslocati" dopo il crollo di un settore del nosocomio di Via Roma, avvenuto nel 1997. Attualmente, con appena quaranta posti letto (Medicina e Psichiatria), assomiglia ad una scatola vuota che aspetta di essere riempita con altri reparti. Una cartina tornasole della validità delle promesse dei politici è attesa tra circa un mese, quando dovrebbero entrare in funzione le nuove camere operatorie.