Pasquale Camerota (SinCobas): «La sua è
stata una vera provocazione. E’ venuto qui solo a vendere fumo» Fiat, fischi al leader della Uil Amara accoglienza, per Luigi Angeletti, all’interno dello stabilimentodi DOMENICO TORTOLANO
Tempi duri per chi
varca i cancelli dello stabilimento Fiat di Piedimonte San Germano per andare a
spiegare ai lavoratori i benefici dei recenti accordi con il Governo. Ne sa
qualcosa il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, che ha scelto una
delle più rappresentative fabbriche del centro-sud per riprendere, dopo la pausa
estiva, l'azione di informazione sui contenuti del Patto sottoscritto lo scorso
5 luglio. Per lui applausi nell'affollata assemblea della Uil, ma anche tanti
fischi da parte di lavoratori della Cgil e del SinCobas. "La presenza di
Angeletti- afferma Pasquale Camerota, delegato Rsu dei Cobas- è stata una vera e
propria provocazione. E' stato giustamente contestato perché è venuto a vendere
fumo ai lavoratori." Il capo della Uil ieri per due ore, tra l'una e le tre del
pomeriggio, accompagnato dal segretario provinciale della Uil, Francesco
Giangrande, ha spiegato al popolo del pianeta Fiat i vantaggi dell'intesa.
''Grazie a quell'intesa -ha detto - sono stati salvaguardati i diritti e le
tutele di tutti i lavoratori e chi afferma il contrario mistifica la realtà.
Diversamente da quel che si sostiene con certa propaganda, l'articolo 18 non e'
stato affatto modificato per nessun lavoratore e per nessuna azienda a cui esso
si applica. Ed era proprio questo il principale obiettivo che si era posto tutto
il sindacato". Il leader della Uil ha poi sottolineato anche il valore economico
di quel Patto. ''Tutti coloro che puntano alla crescita e allo sviluppo del
nostro paese e al miglioramento delle condizioni economiche dei lavoratori -ha
sottolineato Angeletti- dovrebbero sostenere quel Patto e la sua compiuta
applicazione. Abbiamo ottenuto infatti una riduzione delle tasse di tutti i
redditi medio bassi i cui effetti sono equiparabili ad un vero e proprio aumento
contrattuale generalizzato. Un fatto questo di enorme rilievo mai verificatosi
nella storia delle relazioni sindacali e che merita di essere
sottolineato''
Intanto tra i lavoratori c'è preoccupazione per il mancato
decollo della Stilo che a un anno dal suo lancio commerciale ancora non richiama
i compratori in gran numero tanto che la casa torinese è costretta continuamente
a ricorrere alla cassa integrazione. Tre settimane sono in programma tra
settembre ed ottobre. "La Fiat- sostiene Franco Mazzarella della Fiom-Cgil- deve
avviare una massiccia azione pubblicitaria insieme al contenimento dei prezzi
per far decollare un'auto nuova ancora sconosciuta agli automobilisti. Noi
abbiamo fiducia sulla ripresa del mercato ma ci aspettiamo anche nuove
assunzioni."
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