ACCADE ALL’OSPEDALE DI PONTECORVO
C’è il black-out, dializzati a rischiodi BERNARDINO PULCINI
Succede all'ospedale
di Pontecorvo. Un temporale si è abbattuto nella zona nel primo pomeriggio, c'è
stato un black out per oltre un'ora e al mastodontico nosocomio cittadino
l'unico generatore non ha funzionato. A quell'ora nella sala operatoria si era
finito di operare ma nel reparto dialisi c'era una seria preoccupazione: medici
ed infermieri erano pronti al peggio e cioè a trasferire i pazienti all'ospedale
di Cassino. " C'era un gran da fare - afferma uno dei sei del turno di dialisi -
Ma medici ed infermieri ci tranquillizzavano per cui siamo rimasti in attesa che
il generatore entrasse in funzione. Per fortuna dopo oltre un'ora è tornata la
luce ". Incredibile. In un ospedale ciò è assolutamente inconcepibile, neppure
in uno del terzo mondo. In tutto il nosocomio pontecorvese c'è un solo
generatore di corrente che, a parole, dovrebbe entrare in funzione
automaticamente. Intanto è buona norma averne almeno due; non si capisce poi
perché non viene fatta la manutenzione ordinaria a quello esistente, mettendolo
in funzione ogni tanto per far fronte ad eventuali emergenze. " Eravamo e siamo
preparati a qualsiasi evenienza - dice un medico del reparto - perché la dialisi
si deve fare per forza specie di venerdì poiché i pazienti torneranno solo
lunedì prossimo. Il problema vero sarebbe sorto se i pazienti fossero stati già
attaccati alle macchine." Insomma l'ospedale di Pontecorvo si regge solo sullo
spirito di abnegazione di medici ed infermieri. Tempo fa toccò al radiologo
dottor Giuseppe Rucco effettuare una tac di emergenza e salvare una situazione
anche quella delicata. Ironia della sorte ora anche la Tac è andata in tilt. Non
si può chiedere all'etica professionale di riparare generatori e macchinari
vari.
|