M. S. ha 22 anni ed è non vedente. Viene da Boville Ernica e di professione fa il fisioterapista a Frosinone. Lo ha assunto la Asl a marzo del 1999: dapprima lo ha dislocato all'ospedale, poi agli uffici di via Armando Fabi, vicino l'aeroporto. Ma lì le corriere da Boville arrivano in ritardo, e lui deve farsi accompagnare al lavoro dalla mamma malata. La Asl di Frosinone, sollecitata, secondo la difesa non rende conto del perché, e M. S. decide di denunciarla per omissione di atti d'ufficio.
Quando lavorava all'ospedale "Umberto I" poteva raggiungere da solo il posto di lavoro e poi tornare a casa con il pullman. Ma a giugno un ordine di servizio provvisorio lo ha spostato in via Fabi. M. S. ha avuto da subito difficoltà a viaggiare: le coincidenze, secondo lui, mancano. L'ordine di servizio è provvisorio, ma lui ancora oggi presta lavoro vicino l'aeroporto. Si è rivolto al suo legale di fiducia, l'avvocato Raffaele Maietta, il quale con due lettere di aprile e giugno scorsi ha chiesto il reintegro nell'organico dell'ospedale. «Alla prima hanno risposto che lo hanno spostato per non meglio precisate ragioni di personale - fa presente Maietta - Alla seconda non hanno proprio risposto. Per questo giovedì il mio cliente ha denunciato l'Asl di Frosinone per omissione di atti d'ufficio».

Ma.Ce.