Il segretario Cisl «E’ una farsa, il manager della Asl va
rimosso»di MASSIMO CECI
«La sanità nella nostra
provincia continua inesorabilmente a peggiorare, e a pagarne le conseguenze, con
meno servizi e con quei pochi esistenti sempre più scadenti, sono ancora una
volta i malcapitati ed incolpevoli cittadini. E poi, mi chiedo quale credibilità
possa avere un commissario straordinario della Asl che ad alcuni dice una cosa e
ad altri una diversa». È duro il giudizio sulla sanità locale e sul manager
Domenico Stalteri espresso dal segretario provinciale della Cisl, Romano
Fratarcangeli. «Era stata convocata una riunione per il 16 settembre per
affrontare i problemi della sanità. L’incontro è saltato, e avevamo avuto
assicurazioni che sarebbe stato riconvocato immediatamente, ma fino a oggi
niente. Mi chiedo: se Stalteri impiega tutto questo tempo per convocare una
riunione, quali sono i tempi di cui avrà bisogno per risolvere i problemi della
sanità? E pensate poi alla farsa del trasferimento del reparto di Geriatria
dall’ospedale di Cassino a quello di Pontecorvo. Il 21 agosto Stalteri aveva
detto al sindacato: “Il trasferimento sarà realizzato entro 10 giorni", ma la
verità è che bisogna ancora attendere l’approvazione del piano sanitario
regionale, come ha detto lui stesso durante l’udienza sull’argomento tenuta
nelle aule del tribunale di Cassino nei giorni scorsi». Ma l’analisi di
Fratarcangeli va oltre: «Bisogna poi aggiungere tutte le altre vere e proprie
“sole" che il vertice della Ausl sta regalando ai pontecorvesi e ai cittadini
dei paesi vicini: i reparti che hanno deciso di eliminare a Pontecorvo sono
stati eliminati (vedi ostetricia), ma quelli che era stato deciso di attivare o
potenziare non si istituiscono e non si potenziano (ortopedia,
gastroenterologia, pneumologia, ecc.)». Fratarcangeli conclude invocando la
rimozione di Stalteri: «Quale credibilità può avere questo commissario
straordinario, almeno per il sindacato? Vista la situazione, occorrerà
intervenire sul “manico". In caso contrario il sindacato sicuramente non resterà
con le mani in mano».
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