Cronaca di Frosinone | |
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1° settembre 2002 | |
SANITÀ La delicata questione della
riduzione dei posti-letto negli ospedali della provincia Specializzazione, primo obiettivo di LUCA SERGIO
FINORA è
stato dato qualche... numero. Forse perché il dato di partenza è vecchio
in quanto i 2.113 posti-letto si riferiscono a qualche anno fa: il più
recente disponibile, maggio 2002, dice che la dotazione delle sistemazioni
per acuti nelle sette strutture ospedaliere pubbliche della provincia è di
1.417 e di 188 nelle quattro cliniche accreditate. Per un totale di 1.605,
cioé 508 in meno. Quindi, come si fa a sostenere già che i tagli saranno
100-140? Che poi non sarebbe neanche una grossa decurtazione... È comunque
prematuro, considerato che l’assessore regionale alla Sanità Saraceni ha
parlato di 3.500 tagli (1.500 p.l. da sopprimere, altrettanti da
riconvertire in lungodegenza e riabilitazione-rieducazione funzionale e
500 da trasformare in hospice per le cure dei malati terminali) da
effettuare in un triennio mentre il presidente Storace ha assicurato che
si terranno incontri preliminari prima di arrivare alle conclusioni. Ecco
perché abbiamo scritto che si fa allarmismo. Anche se bisognerà tenere
conto di quanto si deciderà circa le disponibilità di Roma, dove è
presente una consistente spedalità privata. Però la provincia non potrà
essere penalizzata, visto che la dotazione complessiva del Frusinate, come
abbiamo scritto, dovrebbe essere di 1.912. Quindi al di sotto del 4/1000.
Ma la questione non è tanto questa, cioè numerica. Un criterio tecnico
generale da far valere nel Lazio è quello dell’effettiva occupazione dei
posti-letto in quanto la sottutilizzazione è costosa quasi quanto
l’occupazione. E poi la questione decisiva per il territorio è
rappresentata dalla necessità di nuove branche specialistiche, oltreché di offrire al cittadino-utente una maggiore qualificazione delle
prestazioni non complesse in quanto è assurdo dover... «emigrare» per
certi interventi chirurgici. |