UN incontro
quello programmato tra i dirigenti dell’Asl di Frosinone ...
di
SILVANO CIOCIA
... ed i sindacati che non ha
chiarito alcune delle situazioni poste sul tavolo delle
trattative anzi ha addirittura deluso quanti si
aspettavano dagli interlocutori aziendali di conoscere
definitivamente i conti per il saldo dei progetti di
produttività. Documenti sicuranente contrastanti, ma
soprattutto riduttivi per il personale atteso che non
lontano di qualche anno fa era stato promesso che i
dipendenti avrebbero percepito il 100 per 100 della
somma dei fondi messi a disposizioni per questi
progetti. Dalla riunione è emerso un chiaro
dietrofront che ha inasprito i rapporti tra sindacali ed
azienda. Duro il commento di Rosa Roccatani : «Abbiamo
dovuto rilevare che sono stati cambiati i criteri
concordati in base al contratto integrativo aziendale ed
a quello nazionale». « Abbiamo insistito – continua
Roccatani – nel proporre di considerare e liquidare
entro settembre il 50% dei progetti 2002 come acconto ed
il saldo del 2001 in attesa di un’ulteriore verifica
come da impegno dell’amministrazione». «Bisogna
ridurre la forbice dei punti assegnati ad ogni
dipendente secondo ovviamente il proprio impegno nel
progetto, e non ci stiamo che gli operatori del Ps, sale
operatorie, rianimazione e centralinisti siano esclusi
dai fondi. «E poi- conclude Rosa Roccatani- abbiamo
ricordato l’obbligo dei dirigenti di informare
compiutamente i propri collaboratori sul grado di
partecipazione ai progetti.» Il tutto nasce dal mancato
pagamento dei fondi per l’incremento delle prestazioni.
Insomma i sindacati non ci stanno alla copertura del
solo 75%. E minacciano dure posizioni. «Il tenore
della riunione – dice Giulio Rossi Segretario della Rsu
– era dichiaratamente ispirato dalla pretesa di far
digerire ai rappresentanti dei lavoratori l’esigenza da
parte dell’azienda, di dare un senso logico ad una
valutazione ufficiale al pessimo lavoro svolto dal
Nucleo di Valutazione. Il sindacato ha chiesto a grande
maggioranza di rispettare l’impegno di settembre con la
corresponsione del 50 % degli emolumenti relativi
all’anno 2002 e con l’attivazione delle procedure
negoziali e burocratiche necessarie per garantire al
migliaio di operatori ingiustamente esclusi parità di
trattamento con tutti gli altri operatori». «Per
comprendere meglio la qualità del problema – continua
Giulio Rossi – si evidenzia che sono stati esclusi dal
pagamento operatori di intere unità lavorative. Un
ulteriore motivo di malcontento – conclude Rossi – è la
convinzione che lo stesso problema si riproporrà a breve
per la definizione del piano di incentivazione dell’anno
2002».
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