Si
continua a depauperare il S. Benedetto
ALATRI Il sindaco Morini
chiede un confronto con il direttore generale della Asl
Stalteri
di PIETRO
ANTONUCCI
ALATRI - E' sempre scontro ogni
volta che la Asl di Frosinone e l'Amministrazione
comunale di Alatri «dialogano» dell' ospedale San
Benedetto. Dopo il breve «botta e risposta» polemico sul
trasferimento di un medico ortopedico da Alatri ad
Anagni (specialista che verrà presto rimpiazzato, fanno
sapere i dirigenti sanitari, ndc), Morini ha deciso di
convocare il manager della Asl Stalteri «per discutere
dei gravosi problemi che affliggono da tempo
l'ospedale». Secondo il primo cittadino «non sfugge
infatti a nessuno quanto sia ormai divenuta precaria la
situazione sanitaria al San Benedetto e quanto la
struttura sia continuamente penalizzata». Sono parole
dure e gravi che nascono da una considerazione,
altrettanto pesante, del sindaco: «C'è un progetto –
afferma senza mezzi termini – che punta dritto dritto ad
un progressivo depauperamento del nosocomio alatrense a
tutto vantaggio di altre strutture della provincia, su
tutte Sora e Cassino». Ortopedico a parte, altri esempi
di quella che l'Amministrazione pensa sia una vera e
propria «penalizzazione», e sulla quale Morini intende
confrontarsi con Stalteri, sono i «casi» di Cardiologia
e Pediatria: «Nel primo reparto - dice il sindaco - è in
servizio un solo medico che non riesce assolutamente a
far fronte ad una mole di lavoro che necessiterebbe
della presenza di altri cardiologi, con l'Asl che da
anni non indice concorsi per la copertura dei posti. E
poi va ricordato che da tre mesi è stata soppressa la
guardia pediatrica, laddove il "San Benedetto" vanta un
numero di parti annuo (più di 900) che lo colloca al
secondo posto in provincia». Ma i cahiers de doléances
stilati da Morini sono pieni zeppi di altre note: «C'è
il dramma del Cup, dove gli utenti sono costretti a
sobbarcarsi file estenuanti. Anche in questo caso era
stato garantito un potenziamento d'organico, ma ad oggi
tutto è fermo. Infine, ciliegina sulla torta, la vicenda
dell'apparecchio portatile per le radiografie da
effettuare a pazienti non trasportabili da un reparto
all' altro. Ebbene, pare che da tre mesi lo strumento,
di vitale importanza per i malati, sia stato bloccato
perché troppo vecchio ed ormai inaffidabile, lasciando
scoperti tutti i reparti di degenza, la Rianimazione e
le sale operatorie. Tutto questo mentre l'Asl non
indice una appalto urgente per acquistarne uno nuovo
(costo circa 50 mila euro) e, scandalo nello scandalo,
in altri ospedali chiusi della provincia pare esistano
strumenti simili funzionanti ed inutilizzati...».
Scontata la conclusione, che poi è un «ritorno» al punto
di partenza: «Insomma - dichiara ancora il sindaco -
dopo tante promesse di potenziamento cominciano a
giungere i primi, inquietanti segnali che a nostro
avviso significano una cosa sola. l'Asl vuole impoverire
progressivamente il "San Benedetto" a vantaggio di altri
ospedali. E a questo punto sarebbe interessante
conoscere l'opinione dell'assessore regionale
Iannarilli. Comunque, noi siamo pronti a dare battaglia
alla Asl e alla Regione Lazio per difendere il nostro
ospedale e con esso le esigenze del territorio», con la
speranza che Stalteri accolga al più presto la richiesta
dell'incontro.
|