Previsti altri tagli per la
sanità fabraterna
La denuncia è del
consigliere comunale di «Insieme per Ceccano» Giovanni
Montoni
di PIETRO ALVITI
CECCANO _ Ancora un taglio per l'ospedale.
La denuncia è stavolta del Movimento Insieme per
Ceccano, guidato da Giovanni Montoni, più volte
assessore a Palazzo Antonelli. In un comunicato stampa
il raggruppamento politico segnala che in aperta
contraddizione con le assicurazioni date al sindaco
Ciotoli e al presidente del Consiglio comunale Cerroni,
il ridimensionamento del nosocomio ceccanese è già in
atto e sarebbe confermato dal trasferimento degli
operatori sanitari. Secondo le informazioni fornite
da Insieme per Ceccano il polo sanitario B che comprende
Frosinone e Ceccano passerebbe da 100 posti letto a 60.
Il S. Maria della Pietà si vedrebbe ridotti i letti a
18, dagli attuali 33 per la medicina e per la
psichiatria dai 24 attuali ai 16 complessivi tra Ceccano
e Frosinone, con tagli del 40%. Attualmente con 40 posti
letto complessivi l'ospedale di Ceccano, scrive ancora
il raggruppamento politico guidato da Montoni assomiglia
ad una scatola vuota che aspetta di essere riempita con
altri reparti. I nuovi tagli lo manterrebbero una
scatola vuota e basta. In vista dunque nuovi disagi per
i cittadini che per curarsi saranno costretti a
ricorrere ad altri ospedali, con gravi danni per
l'economia della città. Insieme per Ceccano chiede
un'immediata mobilitazione politica per opporsi al
ridimensionamento per il bene della Città e di aprire un
tavolo di confronto con tutte le istituzioni e le forze
sociali interessate. Continua dunque lo stillicidio di
notizie contraddittorie sul futuro della sanità nella
cittadina fabraterna. E così mentre a Palazzo Antonelli
si discute l'ospedale sparisce: già ora il pronto
soccorso effettua un numero di prestazioni di gran lunga
inferiori alla media necessaria per poter funzionare.
D'altronde in molti vanno direttamente a Frosinone:
almeno lì sperano che i macchinari presenti possano
assicurare diagnosi esatte e cure efficaci.
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