Cronaca di Frosinone

29 settembre 2002
L’atto aziendale fermo in Regione
È stato trasmesso da cinque mesi. Il sindacato istituisce lo «sportello anti-mobbing»
ASL L’Ugl-Sanità sollecita l’approvazione dell’importante documento di programmazione

UN SOLLECITO alla Regione affinché dia il via libera all’Atto aziendale dell’Asl frusinate.
È l’ultima iniziativa dell’Ugl nel campo della sanità, la cui segretaria Rosa Roccatani ha scritto al presidente della giunta, Francesco Storace (nella foto), e all’assessore alle politiche per la Salute, Vincenzo M. Saraceni. Cos’è l’Atto aziendale? Come stabilito dalle leggi nazionale e regionale, si tratta di un documento di programmazione che regolarmenta organizzativamente le attività sanitarie sul territorio ed è sottoposto all’approvazione dell’ente regionale. È collegato, anzi si tratta di vero e proprio incardinamento, al Piano sanitario locale, ma per attuare questo c’è bisogno della sua preventiva approvazione. «Questa organizzazione sindacale – così esordisce la segretaria provinciale dell’Ugl-Sanità Rosa Roccatani – rappresenta la necessità di approvare urgentemente l’Atto aziendale propedeutico e indispensabile all’attivazione del Piano sanitario dell’Asl di Frosinone. Ci risulta che l’importante documento è stato inviato dall’Asl tra la fine di aprile e l’inizio di maggio scorso, quindi sono trascorsi quasi cinque mesi. Un tale ritardo condiziona tutte le attività aziendali impedendo di procedere celermente alla ristrutturazione dell’organizzazione sul territorio». «Segnaliamo pertanto – conclude Roccatani – la necessità di accelerare al massimo l’iter di approvazione al fine di superare un immobilismo che penalizza le esigenze dell’utenza frusinate». Adesso compete al presidente e all’assessore dare una risposta alla sollecitazione dell’Ugl per mettere in marcia l’organizzazione dell’Asl. Passando ad altro (ma mica tanto), l’Ugl rende noto di avere istituito nella propria sede provinciale di piazza Caduti di via Fani n. 66 lo «sportello anti-mobbing» al quale chi si sente perseguitato nell’ambiente di lavoro può segnalare ogni abuso telefonando allo 0775/850070. Sarà assistito da un’équipe di specialisti. Com’è noto il fenomeno, che procura un forte stress, va diffondendosi sempre più. In proposito il Lazio è stata la prima regione ad avere approvato una legge delegando proprio le Asl.