L’atto aziendale fermo in
Regione
È stato trasmesso da cinque
mesi. Il sindacato istituisce lo «sportello
anti-mobbing»
ASL L’Ugl-Sanità sollecita
l’approvazione dell’importante documento di
programmazione
UN SOLLECITO alla Regione affinché
dia il via libera all’Atto aziendale dell’Asl frusinate.
È l’ultima iniziativa dell’Ugl nel campo della
sanità, la cui segretaria Rosa Roccatani ha scritto al
presidente della giunta, Francesco Storace (nella foto),
e all’assessore alle politiche per la Salute, Vincenzo
M. Saraceni. Cos’è l’Atto aziendale? Come stabilito
dalle leggi nazionale e regionale, si tratta di un
documento di programmazione che regolarmenta
organizzativamente le attività sanitarie sul territorio
ed è sottoposto all’approvazione dell’ente regionale. È
collegato, anzi si tratta di vero e proprio
incardinamento, al Piano sanitario locale, ma per
attuare questo c’è bisogno della sua preventiva
approvazione. «Questa organizzazione sindacale – così
esordisce la segretaria provinciale dell’Ugl-Sanità Rosa
Roccatani – rappresenta la necessità di approvare
urgentemente l’Atto aziendale propedeutico e
indispensabile all’attivazione del Piano sanitario
dell’Asl di Frosinone. Ci risulta che l’importante
documento è stato inviato dall’Asl tra la fine di aprile
e l’inizio di maggio scorso, quindi sono trascorsi quasi
cinque mesi. Un tale ritardo condiziona tutte le
attività aziendali impedendo di procedere celermente
alla ristrutturazione dell’organizzazione sul
territorio». «Segnaliamo pertanto – conclude Roccatani –
la necessità di accelerare al massimo l’iter di
approvazione al fine di superare un immobilismo che
penalizza le esigenze dell’utenza frusinate». Adesso
compete al presidente e all’assessore dare una risposta
alla sollecitazione dell’Ugl per mettere in marcia
l’organizzazione dell’Asl. Passando ad altro (ma mica
tanto), l’Ugl rende noto di avere istituito nella
propria sede provinciale di piazza Caduti di via Fani n.
66 lo «sportello anti-mobbing» al quale chi si sente
perseguitato nell’ambiente di lavoro può segnalare ogni
abuso telefonando allo 0775/850070. Sarà assistito da
un’équipe di specialisti. Com’è noto il fenomeno, che
procura un forte stress, va diffondendosi sempre più. In
proposito il Lazio è stata la prima regione ad avere
approvato una legge delegando proprio le
Asl.
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