Ceccano/La struttura serve un bacino di
50 mila utenti. L’edificio, inaugurato l’anno scorso, era sfruttato solo in
parte Nell’era dei tagli potenziato
l’ospedale Nasce il nuovo reparto di
Chirurgia, un day hospital e due sale operatoriedi CLEMENTE RINALDI
L'attivazione di un
reparto di Chirurgia (capace di accogliere 19 degenti) e di un day hospital plurispecialistico capace di contenere fino a venti posti letto, oltre
all'apertura di due sale operatorie. Sono queste le importanti novità che a
breve termine attendono l'ospedale civile di Ceccano. Le buone notizie
rimbalzano al "S. Maria della Pietà" direttamente dalla ASL provinciale. Dunque,
il futuro dell'ex psichiatrico (ristrutturato grazie ad una spesa di quasi 15
miliardi delle vecchie lire) è ora più roseo. Questo, però, non significa che
bisogna abbassare le guardia. La "battaglia" anzi va avanti affinché in riva al
fiume Sacco i servizi sanitari continuino ad aumentare. D'altronde quello
ceccanese è un nosocomio dalle indiscusse potenzialità. Dopo i lavori di
riconversione, l'edificio venne inaugurato l'anno scorso alla presenza del
governatore del Lazio Storace. Tanto lo spazio, ma sfruttato solo in parte.
Infatti attualmente al "S. Maria" sono in funzione, oltre al pronto soccorso e
ai laboratori d'analisi, appena una trentina di posti letto (19 di Medicina, 15
di Psichiatria): una dotazione inadeguata per un bacino d'utenza di circa 50
mila abitanti, vale a dire Ceccano e il suo vasto circondario. Comunque adesso,
con il piano sanitario approntato dalla Asl, si aprono nuove prospettive per
l'ospedale di località Borgata. Tempo ancora poche settimane e, in concomitanza
con la consegna delle sale operatorie, apriranno Chirurgia e day hospital. A
Ceccano quindi si tornerà ad operare. Certo il reparto di rianimazione ancora
non c’è. Si tratterà di interventi di routine, non particolarmente delicati, ma
sempre meglio di niente. Il day hospital sarà per le prestazioni di varia
natura, erogate nell'arco di una giornata e richiedenti ricoveri temporanei e
brevi. I nuovi servizi porteranno, logicamente, all'aumento del personale medico
e infermieristico. Nei primi mesi del 2003, poi, sarà affidato l'appalto per
l'ultimo lotto della ristrutturazione del vecchio manicomio, riguardante il
cosiddetto "palazzo Mosconi". Una volta terminati i lavori si avrà lo spazio per
ulteriori 60 posti letto. Il problema più spinoso rimane quello delle
apparecchiature. In una città come Ceccano dove alta è l'incidenza di cancro al
colon (da addebitarsi sicuramente all'inquinamento) c'è un solo "colonscopio".
La prevenzione ne risulta penalizzata. La Regione ha ormai sposato il
contenimento delle spese sanitarie. Ecco allora che potrebbe essere anche il
Comune ad acquisire attrezzature da mettere a disposizione della struttura
ospedaliera e dunque dell'intera collettività locale. «La struttura, o una parte
di essa, sarà intitolata al dottor Fernando Luchetti, un medico che ha fatto
tanto per l’ospedale, ora scomparso - annuncia il direttore sanitario, Giuseppe
Paliani - Per l’occasione organizzeremo un congresso. Parteciperanno personalità
della medicina di livello nazionale».
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