Cronaca di Frosinone

Mercoledì 2 Ottobre 2002
Ceccano/La struttura serve un bacino di 50 mila utenti. L’edificio, inaugurato l’anno scorso, era sfruttato solo in parte
Nell’era dei tagli potenziato l’ospedale
Nasce il nuovo reparto di Chirurgia, un day hospital e due sale operatorie

di CLEMENTE RINALDI

L'attivazione di un reparto di Chirurgia (capace di accogliere 19 degenti) e di un day hospital plurispecialistico capace di contenere fino a venti posti letto, oltre all'apertura di due sale operatorie. Sono queste le importanti novità che a breve termine attendono l'ospedale civile di Ceccano. Le buone notizie rimbalzano al "S. Maria della Pietà" direttamente dalla ASL provinciale. Dunque, il futuro dell'ex psichiatrico (ristrutturato grazie ad una spesa di quasi 15 miliardi delle vecchie lire) è ora più roseo. Questo, però, non significa che bisogna abbassare le guardia. La "battaglia" anzi va avanti affinché in riva al fiume Sacco i servizi sanitari continuino ad aumentare. D'altronde quello ceccanese è un nosocomio dalle indiscusse potenzialità. Dopo i lavori di riconversione, l'edificio venne inaugurato l'anno scorso alla presenza del governatore del Lazio Storace. Tanto lo spazio, ma sfruttato solo in parte. Infatti attualmente al "S. Maria" sono in funzione, oltre al pronto soccorso e ai laboratori d'analisi, appena una trentina di posti letto (19 di Medicina, 15 di Psichiatria): una dotazione inadeguata per un bacino d'utenza di circa 50 mila abitanti, vale a dire Ceccano e il suo vasto circondario. Comunque adesso, con il piano sanitario approntato dalla Asl, si aprono nuove prospettive per l'ospedale di località Borgata. Tempo ancora poche settimane e, in concomitanza con la consegna delle sale operatorie, apriranno Chirurgia e day hospital. A Ceccano quindi si tornerà ad operare. Certo il reparto di rianimazione ancora non c’è. Si tratterà di interventi di routine, non particolarmente delicati, ma sempre meglio di niente.
Il day hospital sarà per le prestazioni di varia natura, erogate nell'arco di una giornata e richiedenti ricoveri temporanei e brevi. I nuovi servizi porteranno, logicamente, all'aumento del personale medico e infermieristico. Nei primi mesi del 2003, poi, sarà affidato l'appalto per l'ultimo lotto della ristrutturazione del vecchio manicomio, riguardante il cosiddetto "palazzo Mosconi". Una volta terminati i lavori si avrà lo spazio per ulteriori 60 posti letto.
Il problema più spinoso rimane quello delle apparecchiature. In una città come Ceccano dove alta è l'incidenza di cancro al colon (da addebitarsi sicuramente all'inquinamento) c'è un solo "colonscopio". La prevenzione ne risulta penalizzata. La Regione ha ormai sposato il contenimento delle spese sanitarie. Ecco allora che potrebbe essere anche il Comune ad acquisire attrezzature da mettere a disposizione della struttura ospedaliera e dunque dell'intera collettività locale. «La struttura, o una parte di essa, sarà intitolata al dottor Fernando Luchetti, un medico che ha fatto tanto per l’ospedale, ora scomparso - annuncia il direttore sanitario, Giuseppe Paliani - Per l’occasione organizzeremo un congresso. Parteciperanno personalità della medicina di livello nazionale».