Cronaca di Frosinone

Venerdì 4 Ottobre 2002
S’infiamma la polemica tra i poli
Sanità, l’Ulivo: malati e tartassati
An: estradate Badaloni

di MARCO GIOVANNELLI e FRANCESCA MALANDRUCCO

Ottocentomila cittadini in attesa di un pronto soccorso che sembra sempre di più un miraggio. E’ iniziata da Tor Vergata la giornata di mobilitazione e denunce organizzata dai Ds contro la politica sanitaria della giunta regionale di Francesco Storace. “Malati e mazziati", è lo slogan diessino al quale An ha risposto con un’altra manifestazione: “la giornata della verità". Un continuo scambio di accuse senza esclusioni di colpi.
«Questa giunta di destra - denuncia Giulia Rodano, consigliere regionale e vice presidente della commissione sanità - ci ha regalato i ticket sulle ricette, decine di farmaci diventati a pagamento, liste d’attesa che non sono migliorate». I Ds hanno raccolto in un dossier una serie di denunce che iniziano «con quattro-cinque inaugurazioni virtuali del Sant’Andrea mentre mi risulta - aggiunge Giulia Rodano - che non sono stati comprati nemmeno i letti. Non sappiamo nemmeno dove è finita la “piastra" di emergenza del San Camillo così come vorremmo vedere i conti delle Asl che non hanno ancora presentato i bilanci. Secondo una nostra valutazione la spesa del 2001 ammonterebbe a oltre 14mila miliardi delle vecchie lire contro gli 11mila del ’99 quando governava il centro sinistra».
Intanto a piazza Farnese una ventina di esponenti di An ha dato vita alla “giornata della verità", una contromanifestazione a sostegno della politica sanitaria della Regione. In piazza il presidente dell’Agenzia regionale di sanità pubblica, Domenico Gramazio, Roberta Angelilli e Vincenzo Piso, coordinatrice regionale e responsabile provinciale di An e diversi consiglieri comunali capitolini che davanti all’ambasciata francese, hanno chiesto “l’estradizione" dell'ex presidente ulivista della Regione, Piero Badaloni. «Il centro destra al governo del Lazio - ha spiegato l'Angelilli - ha ereditato 8.000 miliardi di vecchie lire di debiti che stiamo risanando. Storace per dimostrare come sta lavorando».
I Ds anche ieri hanno però portato in piazza le loro denunce: «La giunta regionale ha confermato i direttori generali ma di fatto gli ha commissariati accentrando tutte le decisioni di spesa - sostiene Giulia Rodano -. Usa gli incarichi ai consulenti in modo incredibile. Esempi? Il direttore amministrativo della Roma C si è dimesso per un altro lavoro ma dieci giorni dopo è stato nominato consulente della C con la stessa retribuzione. Il direttore amministrativo del San Camillo si è dimesso 19 agosto e il 20 agosto è stato nominato responsabile dell’ufficio affari generali dello stesso ospedale».
Ieri mattina sono state distribuite in decine di punti di raccolta migliaia di cartoline di protesta da spedire a Storace contro la sua politica sanitaria. Una tappa delle manifestazioni ha toccato Palestrina, uno degli ospedali che potrebbero essere chiusi, dove è intervenuta l’ex ministro Livia Turco.