S’infiamma la polemica tra i
poli Sanità, l’Ulivo: malati e
tartassati An: estradate Badalonidi MARCO GIOVANNELLI e FRANCESCA MALANDRUCCO
Ottocentomila cittadini in attesa di un pronto soccorso che
sembra sempre di più un miraggio. E’ iniziata da Tor Vergata la giornata di
mobilitazione e denunce organizzata dai Ds contro la politica sanitaria della
giunta regionale di Francesco Storace. “Malati e mazziati", è lo slogan diessino
al quale An ha risposto con un’altra manifestazione: “la giornata della verità".
Un continuo scambio di accuse senza esclusioni di colpi. «Questa giunta di
destra - denuncia Giulia Rodano, consigliere regionale e vice presidente della
commissione sanità - ci ha regalato i ticket sulle ricette, decine di farmaci
diventati a pagamento, liste d’attesa che non sono migliorate». I Ds hanno
raccolto in un dossier una serie di denunce che iniziano «con quattro-cinque
inaugurazioni virtuali del Sant’Andrea mentre mi risulta - aggiunge Giulia
Rodano - che non sono stati comprati nemmeno i letti. Non sappiamo nemmeno dove
è finita la “piastra" di emergenza del San Camillo così come vorremmo vedere i
conti delle Asl che non hanno ancora presentato i bilanci. Secondo una nostra
valutazione la spesa del 2001 ammonterebbe a oltre 14mila miliardi delle vecchie
lire contro gli 11mila del ’99 quando governava il centro sinistra». Intanto
a piazza Farnese una ventina di esponenti di An ha dato vita alla “giornata
della verità", una contromanifestazione a sostegno della politica sanitaria
della Regione. In piazza il presidente dell’Agenzia regionale di sanità
pubblica, Domenico Gramazio, Roberta Angelilli e Vincenzo Piso, coordinatrice
regionale e responsabile provinciale di An e diversi consiglieri comunali
capitolini che davanti all’ambasciata francese, hanno chiesto “l’estradizione"
dell'ex presidente ulivista della Regione, Piero Badaloni. «Il centro destra al
governo del Lazio - ha spiegato l'Angelilli - ha ereditato 8.000 miliardi di
vecchie lire di debiti che stiamo risanando. Storace per dimostrare come sta
lavorando». I Ds anche ieri hanno però portato in piazza le loro denunce:
«La giunta regionale ha confermato i direttori generali ma di fatto gli ha
commissariati accentrando tutte le decisioni di spesa - sostiene Giulia Rodano
-. Usa gli incarichi ai consulenti in modo incredibile. Esempi? Il direttore
amministrativo della Roma C si è dimesso per un altro lavoro ma dieci giorni
dopo è stato nominato consulente della C con la stessa retribuzione. Il
direttore amministrativo del San Camillo si è dimesso 19 agosto e il 20 agosto è
stato nominato responsabile dell’ufficio affari generali dello stesso ospedale».
Ieri mattina sono state distribuite in decine di punti di raccolta migliaia
di cartoline di protesta da spedire a Storace contro la sua politica sanitaria.
Una tappa delle manifestazioni ha toccato Palestrina, uno degli ospedali che
potrebbero essere chiusi, dove è intervenuta l’ex ministro Livia Turco.
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