IL BANDO Assegno alle mamme, via alle domandedi CLAUDIO MARINCOLA
«I tagli della
Finanziaria costeranno ad ogni famiglia romana circa 300 euro l’anno». Veltroni
non ha dubbi, la cifra è «ragionevole», parla carte alla mano. I riflessi della
manovra si ripercuoteranno sulle casse del Comune che già non se la passano
splendidamente e in base alla proprietà transitiva su assistenza, asili e
trasporti. È in discussione, insomma, il welfare community, l’anima del disegno
politico veltroniano. «Il blocco degli acquisti a beni e servizi - entra nel
merito il sindaco - che nel 2003 ci obbligherà a non superare il tetto di spese
del 2001, avrà effetti sulla qualità della vita dei cittadini. Perché i Comuni
non sono come i ministeri che per ridurre le spese possono sempre risparmiare
sulle auto o acquistare meno computer. Noi saremo costretti a interventi
“drammatici", riguarderanno pulizia, trasporti e servizi sociali». Le prime
sforbiciate potrebbero riguardare proprio il recente aumento dei servizi di
spazzamento. Un impegno per il Comune di Roma che si traduce in nove milioni di
euro e che ha portato tra l’altro all’assunzione di 350 nuovi dipendenti
all’Ama, tutti con contratto a tempo indeterminato, tutti con un part-time di 20
ore settimanali. «Chiaro che se il problema sarà tagliare, dovremo intervenire
sugli attuali livelli dei servizi ed ad essere rimessi in discussione saranno
anche gli ultimi investimenti che abbiamo fatto», avverte il sindaco, lasciando
la conferenza dell'Anci che ha preceduto l’incontro che oggi ci sarà oggi tra i
rappresentanti dell’Associazione nazionale delle città italiane e il governo.
«In questa condizione purtroppo non ci troviamo solo noi - tiene a precisare
Veltroni - ma anche e soprattutto i comuni del Mezzogiorno. Non oso pensare alle
conseguenze che ci saranno per loro. Senza dire, che più in generale, ridurre la
la capacità di investimenti dei comuni avrà inevitabilmente effetti negativi
sulla ripresa economica di tutto il Paese. E questa finanziaria per un buon 40%
sul taglio agli enti locali». Accanto al sindaco, l’assessore al Bilancio,
Marco Causi, sforna cifre. «Verranno premiati i “creativi" - ironizza, dopo una
prima disamina della relazione tecnica del ministro Tremonti, - : per far
quadrare i conti ci vorrà molta fantasia». E in effetti c’è poco da ridere.
La riduzione della spesa sanitaria, inciderà in ogni casa per circa 110 euro, i
tagli alla spesa sociale per 190 euro. «Si bloccano le entrate dei comuni, si
bloccano le spese e si riducono i trasferimenti agli enti locali, l'equazione è
impossibile - perfeziona il concetto l’assessore Causi - in queste condizioni è
impossibile fare un bilancio comunale che preservi qualità e quantità dei
servizi offerti alla popolazione. Causi tocca quindi un altro tema oggetto
da tempo di discussione: i trasporti, settore dove Roma e il Lazio denunciano
una storica sperequazione. «Quest'anno - ricorda - l'unica richiesta specifica
che il Campidoglio e la Regione hanno fatto al governo è infatti l'aumento del
contributo per il trasporto pubblico locale». È in forse anche il rimborso
dell’Iva sui contratti di servizio, richiesto con un’azione comune dal
Campidoglio e dalla Regione. Ossigeno puro per le casse dei due enti locali.
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