SANITA’ REGIONALE Storace: «Diminuiscono le attese, deficit azzerato entro il
mandato»di LUCA BRUGNARA
Riduzione delle liste di
attesa e razionalizzazione degli interventi ospedalieri. Sono due tra i
principali obiettivi del piano sanitario regionale, esposto ieri dal presidente
della Regione Lazio Francesco Storace al Cto, nell’incontro organizzato
dall´Ugl. «Per la sua stesura - ha ricordato Storace - sono state necessarie 186
riunioni, in cui abbiamo coinvolto oltre diecimila operatori del settore.
Dovremo almeno triplicare l’investimento sulla prevenzione, che attualmente
rappresenta solo il 2% delle risorse economiche stanziate per la sanità. Siamo
inoltre contrari alla privatizzazione del 118 e al ticket sul pronto soccorso».
Le liste di attesa, spesso critiche, sono in miglioramento. «Tra il 2000 e il
2001 - ha aggiunto il presidente della Regione - sono aumentate le prestazioni
diagnostiche in quasi tutte le Asl e, conseguentemente sono minori le attese. Il
deficit da cui siamo partiti era di 2.000 miliardi di vecchie lire. Entro la
fine del mandato questa cifra sarà azzerata, senza ridurre la qualità del
servizio». All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, l´assessore
regionale al bilancio Andrea Augello, e Domenico Gramazio, presidente
dell´agenzia sanità del Lazio. «Finalmente abbiamo uno strumento di
programmazione sanitaria - ha ricordato Luca Malcotti, segretario regionale
dell´Ugl. - Ora deve essere attuato concretamente, con verifiche costanti
nelle Asl». Anche la tecnologia può servire a razionalizzare le spese. «Si
potrebbero cablare le Asl - ha auspicato Antonio Ferraro, segretario regionale
del Tribunale per i diritti del malato - per conoscere in tempo reale i flussi
di spesa e consumi e razionalizzare le liste di attesa». Intanto botta e
risposta tra il segretario generale della Uil Alberto Sera e il presidente
Storace: «Siamo senza parole - ha detto Sera - di fronte all'ulteriore attacco
politico del presidente della Regione Lazio nei confronti del sindacato.
Peraltro, a onor del vero, siamo noi creditori, verso la Regione, di risposte
precise alle nostre domande in materia sanitaria». «Non capisco a cosa si
riferisca Sera — ha risposto Storace — anche perché non ho affatto parlato delle
nomine Asl ma di quelle della burocrazia regionale, per le quali ho colto
elementi di criticità della Cgil e non della Uil».
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