Regione

Martedì 15 Ottobre 2002
SANITA’ REGIONALE
Storace: «Diminuiscono le attese, deficit azzerato entro il mandato»

di LUCA BRUGNARA

Riduzione delle liste di attesa e razionalizzazione degli interventi ospedalieri. Sono due tra i principali obiettivi del piano sanitario regionale, esposto ieri dal presidente della Regione Lazio Francesco Storace al Cto, nell’incontro organizzato dall´Ugl. «Per la sua stesura - ha ricordato Storace - sono state necessarie 186 riunioni, in cui abbiamo coinvolto oltre diecimila operatori del settore. Dovremo almeno triplicare l’investimento sulla prevenzione, che attualmente rappresenta solo il 2% delle risorse economiche stanziate per la sanità. Siamo inoltre contrari alla privatizzazione del 118 e al ticket sul pronto soccorso». Le liste di attesa, spesso critiche, sono in miglioramento. «Tra il 2000 e il 2001 - ha aggiunto il presidente della Regione - sono aumentate le prestazioni diagnostiche in quasi tutte le Asl e, conseguentemente sono minori le attese. Il deficit da cui siamo partiti era di 2.000 miliardi di vecchie lire. Entro la fine del mandato questa cifra sarà azzerata, senza ridurre la qualità del servizio».
All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, l´assessore regionale al bilancio Andrea Augello, e Domenico Gramazio, presidente dell´agenzia sanità del Lazio. «Finalmente abbiamo uno strumento di programmazione sanitaria - ha ricordato Luca Malcotti, segretario regionale dell´Ugl.
- Ora deve essere attuato concretamente, con verifiche costanti nelle Asl». Anche la tecnologia può servire a razionalizzare le spese. «Si potrebbero cablare le Asl - ha auspicato Antonio Ferraro, segretario regionale del Tribunale per i diritti del malato - per conoscere in tempo reale i flussi di spesa e consumi e razionalizzare le liste di attesa».
Intanto botta e risposta tra il segretario generale della Uil Alberto Sera e il presidente Storace: «Siamo senza parole - ha detto Sera - di fronte all'ulteriore attacco politico del presidente della Regione Lazio nei confronti del sindacato. Peraltro, a onor del vero, siamo noi creditori, verso la Regione, di risposte precise alle nostre domande in materia sanitaria». «Non capisco a cosa si riferisca Sera — ha risposto Storace — anche perché non ho affatto parlato delle nomine Asl ma di quelle della burocrazia regionale, per le quali ho colto elementi di criticità della Cgil e non della Uil».