SANITA’ Piccole donne, al Pertini c’è un consultorio Prevenzione e terapia: un’equipe di specialisti per i problemi
ginecologici delle ragazzedi FRANCESCA COPPOLA
Sono circa 20 mila le
adolescenti romane che ogni anno ricorrono ad un consultorio per problemi legati
all'età della pubertà: dall'irregolarità del ciclo mestruale alle malattie
veneree, fino ad arrivare ai sempre più frequenti disturbi alimentari
dell'anoressia o della bulimia. Per questo esercito di “piccole donne" tra gli
11 e i 21 anni, è nato presso l'ospedale Sandro Pertini, un centro ambulatoriale
ginecologico dell'adolescenza. Ad accogliere le teen
ager tutti i giovedì dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle
18, c'è un team di specialisti tutto al femminile (ginecologa, sessuologa,
psicologa, endocrinologa, neuropsichiatra, pediatra, nutrizionista ed assistente
sociale), coordinato dal primario del reparto ginecologia del Pertini, Massimo
Giovannini. «Abbiamo capito che serviva una struttura come la nostra di fronte
ai dati preoccupanti che ci arrivano dai consultori e dalle ricerche della
società italiana di ginecologia ed ostetricia». Delle ventimila ragazze che
annualmente si rivolgono ad un consultorio (il 7% rispetto al totale delle
300mila adolescenti romane) il 25% ha problemi legati all’irregolarità del ciclo
mestruale, il 20% chiede aiuto per disturbi alimentari quali anoressia bulimia o
obesità, il 10% per patologie del dolore del ciclo mestruale, e un ulteriore 10%
per informazioni relative alla contraccezione e alla sfera sessuale. «Di fronte
a questa realtà complessa il nostro ambulatorio, - spiega Giovannini - vuole
essere un punto di riferimento per le ragazze e per quanti operano nel settore
dell'adolescenza, medici di base, ginecologi, operatori dei consultori familiari
delle Asl, o delle scuole che potranno rivolgersi a noi per avere una consulenza
globale, considerato il team di specialisti che mettiamo a disposizione».
Con il centro della Asl RmB, arriva nel Lazio il primo esempio di
ambulatorio ginecologico completamente pubblico. Su territorio nazionale ce ne
sono altri sette e nel sud e centro Italia, affiancano l'esperienza del Pertini,
solo il centro per adolescenti del Fatebenefratelli e quello dell'ospedale di
Bari. «Avere una struttura ospedaliera alle spalle - afferma Giovannini -
consente una spesa minima per la visita di 13 euro, il costo del ticket
sanitario, e fa sì che le nostre mini-pazienti possano usufruire di tutte le
analisi necessarie e con tempi di attesa molto ridotti». «Per prenotare -
continua - le ragazze devono recarsi ad un qualsiasi Cup (centri di prenotazione
presenti in ogni Asl) con la ricetta del medico di famiglia, oppure telefonare
al numero verde 84885648 (dalle 9 alle 14 dal lunedì al venerdì). Offriamo un
servizio di dieci visite settimanali. Per ognuna avviene una prima valutazione
globale, dagli aspetti della sessualità a quelli dell'alimentazione quindi a
quelli ormonali, e psicologici. Se necessario interviene poi uno degli
specialisti, e una volta arrivati alla diagnosi, noi stessi ci occupiamo di
prenotare le analisi necessarie presso le strutture del Pertini. Nel giro di una
settimana, al massimo, la ragazza riesce ad avere una terapia. Se dovesse avere
di nuovo bisogno di noi le porte dell'ambulatorio sono aperte ogni giovedì».
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