Cronaca di Frosinone

5 ottobre 2002
Reparti e trasferimenti, va ristabilita l’equità
Al presidente della commissione regionale sanità Foglietta verrà chiesta l’autonomia da Cassino
PONTECORVO Ospedale «Del Prete», intervento di Gino Trotto del circolo di Alleanza nazionale

di UMBERTO PAPPALARDO

PONTECORVO — Il circolo alleanzino è mobilitato per ristabilire l’equità nella politica sanitaria del cassinate. Lo «scippo» dei reparti non è previsto da alcuna norma regionale, ma ginecologia, pediatria e ostetricia dal «Pasquale Del Prete» sono stati trasferiti a Cassino. Ora, sostiene l’alleanzino Gino Trotto, o si restituisce il «maltolto» o si alloca geriatria a Pontecorvo. Tertium non datur. Non appena avranno conosciuto il «pensiero» del presidente della commissione regionale alla salute Alessandro Foglietta, gli alleanzini di Pontecorvo assumeranno una decisa posizione in merito.
«La classe dirigente della città martire – sostiene il vice presidente del circolo alleanzino Trotto – ha uno strano modo di procedere: chiede la solidarietà dei paesi del cassinate per essere sostenuta nell’elevazione a provincia della città o nella costituzione di altri organismi sovracomunali (seconda Asl, Asi autonoma, ecc), ma nella fase della "trattativa" si chiude a riccio, esercitando il diritto di "saccheggio" sui comuni alleati. Siamo consapevoli che l’accentramento dei servizi e di quant’altro è imposto dal "progresso" tecnico, ma l’aspetto grave sono le pretese campanilistiche della classe dirigente».
Le ultime due vicende hanno lasciato solo «ruderi fumanti»: l’accaparramento dei finanziamenti per le celebrazioni della battaglia di Montecassino e dei reparti del Polo D. «Non passa giorno – osserva Trotto – che qualche primario non faccia pervenire una lettera al sindaco Scittarelli per indurlo a essere ancora più inflessibile nella difesa del De Bosis. Ma la politica, ossequiente solo alle spinte corporative, potrebbe far saltare gli equilibri politici esistenti, provocando una violenta e legittima azione di rigetto. È di qualche giorno fa l’appello accorato lanciato dall’ex primario, Oreste Del Foco, secondo cui "la perdita di geriatria sarà una rinuncia grave per i concittadini e la popolazione anziana. L’ospedale di Cassino ha già dovuto sopportare il trasferimento altrove della divisione di psichiatria».
Stranamente, il primario non ha appulcrato parola, allorché tre reparti furono allocati al De Bosis, iniziando la spoliazione del nosocomio della città fluviale. «Per attenuare lo strapotere della classe dirigente di Cassino, sarebbe quanto mai opportuno rendere autonoma la gestione dei due presidi ospedalieri, facenti parte del polo D».
Al presidente Foglietta sarà chiesta l’autonomia dei nosocomi, per prevenire «scippi» mascherati da parte di chiunque.