«L’ospedale sarà presto
ridimensionato»
Prosegue la mobilitazione
del circolo di Alleanza nazionale e di Forza
Italia
PONTECORVO Duro e allarmante
intervento del consigliere regionale Francesco De
Angelis
di UMBERTO
PAPPALARDO
PONTECORVO — Nel quadro della
«Festa dell’Unità», il consigliere regionale Francesco
De Angelis (nella foto) ha fornito le ultime «novità»
sulla situazione sanitaria della regione Lazio e in
particolare del Polo D. «Stiamo aspettando – ha
detto il consigliere regionale De Santis – che dalle
promesse la classe dirigente passi all’azione. Ma da
tanti fatti collegati è evidente il "disegno" dei
referenti istituzionali della Regione: smantellare lo
stato sociale. Per il polo D non è stato fatto nulla.
Anzi, si prevede un grosso ridimensionamento del "P. Del
Prete». In effetti, con l’approvazione del piano
sanitario regionale la classe dirigente si proponeva di
razionalizzare la sanità. Ma, alla resa dei conti, si
sono rilevate soltanto manovre corporative, che hanno
affossato il Polo D. «Mi impegno – ha concluso il
consigliere De Angelis – ad approfondire le
problematiche del "P. Del Prete" per tentare di
bloccarne lo smantellamento». La classe politica della
città fluviale, anche se impercettibilmente, sta
prendendo coscienza che, se non pone in essere una
clamorosa iniziativa, non riuscirà a risalire la china.
Ma prima di mobilitare l’opinione pubblica, il sindaco
Riccardo Roscia e l’assessore alla salute Angelo Reccia
stanno attendendo l’incontro programmato con il
presidente della commissione regionale alla sanità
Alessandro Foglietta il quale, in più occasioni, ha
assicurato che si adopererà per far risorgere il
presidio ospedaliero di Pontecorvo. La dirigenza del
circolo di Alleanza nazionale (Silvana Paliotta e Gino
Trotto) sta seguendo con particolare attenzione
l’evolversi della situazione sanitaria per segnalare
eventuali latitanze e per contenere la «spinta
accentratrice» delle corporazioni della città martire.
Anche il presidente del club azzurro, Marino
Iannarelli, è preoccupato per la «mancanza di realismo
della classe dirigente comunale: ancora non si è accorta
che i "politici" stanno giocando sulle loro "ingenuità"
e sulla nostra "pelle"».
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