Cronaca di Frosinone | |
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23 ottobre 2002 | |
Grido d’allarme per una sanità
sempre più scadente Scende sul piede di guerra anche il sindacato indipendente Fsi per il blocco delle assunzioni ASL Sulla situazione degli ospedali e delle strutture di tutta la provincia interviene Rosa Roccatani di SILVANO CIOCIA Un servizio pubblico a rischio quello della sanità in ciociaria. Un vero e proprio grido di allarme è stato lanciato prima dalla Ugl da sempre attenta ai problemi che affliggono i cittadini utenti e poi dal Sindacato Indipendenti della sanità dell’Ausl di Frosinone che con una mota evidenziano il «preoccupante momento che sta attraversando la sanità provinciale per via del blocco delle assunzioni nel comparto medico e paramedico». Se ne è fatta carico proprio ieri la Ugl tramite la sua segretaria Rosa Roccatani che punta il dito su una «dissennata organizzazione sanitaria che sta mettendo a dura propria prima gli utenti e poi gli stessi dipendenti in questo caso gli infermieri che scaduto il contratto a tempo determinato stanno lasciando il posto di lavoro quindi l’assistenza ai malati senza che le stesse figure vengano rimpiazzate dai dirigenti i quali a loro volta recitano la stessa preghiera da anni: «La regione ci ha chiuso la possibilità di poter assumere queste figure». Allora cari amici l’assistenza chi la presta ai tanti malati ricoverati e anche ai cittadini che si rivolgono agli ambulatori per essere sottoposti ad accertamenti diagnostici? «Sono in pericolo sette branche - dice Roccatani - Rsa, medicina dello sport, Diabetologia, Traumatologia d’urgenza, gastroenterologia, servizi questi che hanno sempre funzionato e che stanno vedendo ora lo stop causa mancanza di figure professionali». Per questo hanno rivolto un appello al Commissario Straordinario della Ausl Domenico Stalteri, «acchè si attivi al fine di continuare a garantire a tutta l’utenza gli stessi servizi assistenziali offerti grazie agli infermieri professionali ed a tutto il personale assunto a tempo determinato.» Una situazione critica ma come è noto si può procedere alla trasformazione dei posti a tempo indeterminato con un pubblico concorso di quei rapporti - dicono - ora a tempo determinato essendo gli oneri già compresi nei costi aziendali anche per quelle figure che in mancanza della pianta organica non è stato possibile effettuare i relativi concorsi.» E le critiche arrivano da tutte le parti. Duri anche i sindacati indipendenti Fsi i quali chiedono immediatamente la proroga dei contratti a termine. Insomma. Insomma il moribondo senza terapia rischia di morire. |