SCANDALO «Villa Gina»
I due medici di Cassino coinvolti
nella vicenda (si tratta di un ginecologo e di un medico
di base) hanno chiesto il rito abbreviato. Ieri, nel
corso dell’udienza che vede alla sbarra 66 persone, i
giudici hanno incaricato dei periti di riesumare i corpi
dei neonati deceduti nella «clinica degli orrori» per
verificare se erano morti dopo il parto o se invece
erano venuti alla luce sani e vivi. I medici di
Cassino erano stati accusati di aver dirottato alcuni
pazienti nella clinica degli Spallone per effettuare
aborti clandestini. Il processo che si è diviso in
due tronconi (quelli che hanno scelto il rito abbreviato
e altri con rito ordinario) inizierà l’8 novembre
prossimo. Nella vicenda dello scandalo «Villa Gina»
è finita anche una ragazza tossicodipendente di Ceccano
(difesa dall’avvocato Filippo Misserville) alla quale
era stato assicurato che con un intervento chirurgico si
sarebbe liberata dalla dipendenza della droga. La
giovane, però, dopo la costosissima operazione ha
rischiato di morire per delle complicazioni gravissime.
Mar.Ming. |