Cronaca di Frosinone

7 novembre 2002
SI è svolta l’annunciata manifestazione degli infermieri professionali precari organizzata da Cgil Fp, ...

... Cisl Fps e Fsi a cui ha aderito anche la Uil Fpl.
Assemblea dai toni accesi, nel corso della quale non sono mancati spunti polemici anche con qualche fischio all’indirizzo di alcuni sindacalisti. Sono state ripercorse le tappe di quello che è diventato un intricato labirinto dal quale sembra difficile uscire, almeno in tempi brevi.
Da un lato, infatti, ci sono circa quattrocento infermieri professionali precari che, con incarichi temporanei di sei mesi, assicurano le necessarie prestazioni nelle corsie degli ospedali della Asl e negli altri presidi sanitari; dall’altro una generale difficoltà di risorse nella sanità e una situazione di incertezza in tema di attuazione della pianta organica approvata dalla regione (ma senza parte di nuovi servizi, di cui alcuni peraltro aperti).
Dopo l’assemblea c’è stato un corteo che ha attraversato la città della salute di via Armando Fabi e una delegazione di sindacalisti e di precari è stata ricevuta dal commissario straordinario della Asl Domenico Stalteri. Per quanto è stato possibile acquisire, sembra che il commmissario straordinario si sia mostrato molto attento alla problematica rappresentata e pronto ad assumere, una volta completato l’iter della pianta organica da parte della Regione, le determinazioni conseguenti. Di più non è possibile dire in quanto le stesse organizzazioni sindacali sono state in riunione fino a tarda sera. Solidarietà ai manifestanti è stata espressa dai lavoratori di ruolo dell’azienda consapevoli anche del fatto che alcuni reparti sanitari ed anche uffici amministrativi riescono ad assicurare le prestazioni grazie all’impegno dei precari.
«Di fatto abbiamo avuto un risultato positivo – afferma Gennaro Scialò della segreteria provinciale Fsi – nella misura in cui la dirigenza della Asl si è detta disponibile a trattare. È logico però che bisogna rimanere in attesa delle ulteriori determinazioni a livello regionale e che non mancheremo di esercitare ogni pressione possibile sulla Regione per la positiva conclusione della vicenda. Riteniamo giusto comunque che sia affrontato il problema del precariato sotto tutti gli aspetti anche interessandosi delle altre figure professionali che si trovano nelle stesse situazioni degli infermieri professionali».
È evidente che la situazione comunque la si voglia vedere presenta un aspetto delicato e complesso. Le stesse organizzazioni sindacali negli ultimi giorni non hanno mostrato un orientamento univoco (non tutte le sigle sindacali hanno indetto la manifestazione, non tutti i sindacati sembravano d’accordo al corteo, etc) a riprova del fatto che bisogna mantenere i piedi a terra. In situazioni del genere la cosa peggiore che può accadere è strumentalizzare a fini politici le giuste aspettative di lavoro di quanti, effettuando una professione di cui c’è carenza nei nostri ospedali, hanno partecipato di recente ad un concorso pubblico

F. di M.