SI
è svolta l’annunciata manifestazione degli infermieri
professionali precari organizzata da Cgil Fp,
...
... Cisl Fps e Fsi a cui ha
aderito anche la Uil Fpl. Assemblea dai toni accesi,
nel corso della quale non sono mancati spunti polemici
anche con qualche fischio all’indirizzo di alcuni
sindacalisti. Sono state ripercorse le tappe di quello
che è diventato un intricato labirinto dal quale sembra
difficile uscire, almeno in tempi brevi. Da un lato,
infatti, ci sono circa quattrocento infermieri
professionali precari che, con incarichi temporanei di
sei mesi, assicurano le necessarie prestazioni nelle
corsie degli ospedali della Asl e negli altri presidi
sanitari; dall’altro una generale difficoltà di risorse
nella sanità e una situazione di incertezza in tema di
attuazione della pianta organica approvata dalla regione
(ma senza parte di nuovi servizi, di cui alcuni peraltro
aperti). Dopo l’assemblea c’è stato un corteo che ha
attraversato la città della salute di via Armando Fabi e
una delegazione di sindacalisti e di precari è stata
ricevuta dal commissario straordinario della Asl
Domenico Stalteri. Per quanto è stato possibile
acquisire, sembra che il commmissario straordinario si
sia mostrato molto attento alla problematica
rappresentata e pronto ad assumere, una volta completato
l’iter della pianta organica da parte della Regione, le
determinazioni conseguenti. Di più non è possibile dire
in quanto le stesse organizzazioni sindacali sono state
in riunione fino a tarda sera. Solidarietà ai
manifestanti è stata espressa dai lavoratori di ruolo
dell’azienda consapevoli anche del fatto che alcuni
reparti sanitari ed anche uffici amministrativi riescono
ad assicurare le prestazioni grazie all’impegno dei
precari. «Di fatto abbiamo avuto un risultato
positivo – afferma Gennaro Scialò della segreteria
provinciale Fsi – nella misura in cui la dirigenza della
Asl si è detta disponibile a trattare. È logico però che
bisogna rimanere in attesa delle ulteriori
determinazioni a livello regionale e che non mancheremo
di esercitare ogni pressione possibile sulla Regione per
la positiva conclusione della vicenda. Riteniamo giusto
comunque che sia affrontato il problema del precariato
sotto tutti gli aspetti anche interessandosi delle altre
figure professionali che si trovano nelle stesse
situazioni degli infermieri professionali». È
evidente che la situazione comunque la si voglia vedere
presenta un aspetto delicato e complesso. Le stesse
organizzazioni sindacali negli ultimi giorni non hanno
mostrato un orientamento univoco (non tutte le sigle
sindacali hanno indetto la manifestazione, non tutti i
sindacati sembravano d’accordo al corteo, etc) a riprova
del fatto che bisogna mantenere i piedi a terra. In
situazioni del genere la cosa peggiore che può accadere
è strumentalizzare a fini politici le giuste aspettative
di lavoro di quanti, effettuando una professione di cui
c’è carenza nei nostri ospedali, hanno partecipato di
recente ad un concorso pubblico
F. di
M. |