ANCORA prese di posizione in
materia di formazione del personale all’Asl di
Frosinone.
E un’altra «grana» per il
commissario Stalteri. Questa volta ad intervenire è
la Ugl che, in una nota a firma del segretario
provinciale Rosa Roccatani, diretta al commissario
straordinario Domenico Stalteri, lamenta che in
proposito finora la Asl ha fatto ben poco. «Sono
sicura che converrà – sostiene la sindacalista – che la
formazione e l’aggiornamento professionale continuo del
personale rappresentino la pre-condizione per
l’umanizzazione dell’assistenza e per una maggiore
efficienza dei servizi. Da quel che si sa, l’Azienda non
si è ancora dotata di un piano formativo pluriennale e
del relativo regolamento, malgrado sia stato
sottoscritto il 22 giugno 2001 un accordo con i
sindacati». In merito all’educazione continua in
medicina, la sindacalista ricorda che «costituisce un
obbligo per il dipendente». Perciò chiede al commissario
di «prendere in seria prioritaria considerazione la
soluzione del problema, per la quale questa
Organizzazione sindacale è pronta a offrire la propria
collaborazione essendo nella condizione di tenere corsi
specifici affinché siano concretizzate le aspettative di
tutti gli operatori dell’Asl per una sempre maggiore
qualificazione professionale a beneficio dei
cittadini-utenti». Dal canto suo, la Cgil-Fp sostiene
che l’Asl «naviga a vista, in attesa di un quadro
preciso di riferimento e in mezzo a una certa confusione
organizzativa». Il sindacato afferma che i corsi di ecm
sono stati promossi «senza un’adeguata informazione ai
dipendenti interessati a maturare i famosi crediti
formativi richiesti dalle nuove norme entrate in vigore
da aprile di quest’anno» e che «essendo un obbligo, è
necessario che l’Azienda si faccia promotrice attraverso
risorse didattiche principalmente interne,
dell’organizzazione di corsi da proporre ai propri
dipendenti». La Cgil-Fp sollecita perciò il commissario
a far funzionare l’apposita commissione bilaterale
prevista dal contratto decentrato firmato nel luglio
2000 da tutti i sindacati. La formazione è davvero
fondamentale, aggiungiamo noi, per adeguare le
professionalità alle linee strategiche di un’Azienda
sanitaria efficiente. In proposito sembrerebbe che
la Regione Lazio, non più di due anni fa, ha organizzato
un apposito corso (diversi moduli per alcuni mesi) per
mettere in condizione tre dipendenti di ogni Asl della
regione di «organizzare eventi formativi». Oltre ai
relativi attestati, i partecipanti dovrebbero avere
conseguito la capacità di elaborare il piano di
formazione aziendale. Come mai non si è dato corso agli
indirizzi regionali?
F. di M.
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